Taxi nel mirino Antitrust, istruttoria su principali società Roma e Milano

cantalupo arrestato dalla guardia di finanza cologno – per redazione sesto – foto Altobelli / Spf

adnkronos.com L’Antitrust apre un’istruttoria sulle principali società di radiotaxi che operano a Roma e Milano. E’ la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a darne notizia spiegando di avere avviato, a seguito di una segnalazione della società Mytaxi Italia, due procedimenti istruttori nei confronti delle principali società di gestione del servizio radio taxi a Roma: Radiotaxi 3570 Soc. Coop., Cooperativa Pronto Taxi 6645, Samarcanda. E a Milano nei confronti di: Taxiblu, Yellow Tax Multiservice, Autoradiotassi Soc. Coop. Le istruttorie sono state aperte per possibile violazione delle norme sul divieto di intese restrittive della concorrenza. 

Entrambi i procedimenti riguardano le clausole di esclusiva contenute negli atti che regolano i rapporti tra le società di gestione del servizio di radio taxi e i tassisti soci/aderenti . Tali clausole, ove applicate ad una percentuale maggioritaria dei tassisti in un dato ambito territoriale (come accade a Roma e Milano), appaiono idonee ad ostacolare, se non ad impedire, l’utilizzo simultaneo da parte dei singoli tassisti di vari intermediari per la fornitura di servizi di raccolta e smistamento della domanda del servizio taxi, ed in particolare ad ostacolare o rallentare l’ingresso nel mercato di nuovi operatori che offrono servizi innovativi di questo tipo (come l’applicazione per smartphone e tablet gestita da Mytaxi Italia, che mette direttamente in contatto l’utenza e i tassisti e offre anche un servizio di rating dell’offerta)

Nella giornata di oggi i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno eseguito una serie di ispezioni nelle sedi delle società interessate, parti del procedimento, ritenute in possesso di elementi utili ai fini dell’accertamento, oltre che nella sede di Unione dei Radiotaxi d’Italia – URI, associazione nazionale dei gestori di radiotaxi.

5 commenti

  1. Lo zampino di U. Pare evidente,viste le fette di salame sugli occhi antitrust nei confronti degli abusivi con la app,come pure è evidente che i rtx “sconsiglino”ai propri associati di aumentare il lavoro grazie ad altre piattaforme,cosa che un “imprenditore”dovrebbe poter fare,dal momento che hanno uno status da mantenere e da garantirsi.conclusione..Annamo bbene!!!

  2. Inoltre non ci devono essere intermediari nella disciplinare. Le sanzioni disciplinari solo il comune può emettere. Tutte le altre strutture devono comunicarle al comune e non sostituirsi elargendo giorni di sospensione all’interno della struttura ma non dal lavoro.

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