Richiesta di smentita urgente e rettifica articolo da 3570 a Repubblica

uritaxi.it Egr. Direttore Dott. Mario Calabresi, Egr. Dott. Daniele Autieri, su “La Repubblica – Roma” di oggi 1/2/2017 compare in prima pagina il titolo “Il Parere dell’AGCM” seguito, nella pagina seguente, dall’articolo <<Lo stop del Garante “Le centrali radiotaxi sono un monopolio” Il Parere di AGCM dopo il ricorso del gestore di un’App “Troppe esclusive vanno contro il nuovo operatore”>>. I titoli e la notizia non corrispondono al vero. Non esiste, infatti, alcun “parere” della AGCM, il Garante non ha dichiarato “il 3570 sleale nella guerra delle App” e, conseguentemente e parimenti, non esiste “lo stop del Garante” che non ha dichiarato “le centrali radiotaxi sono un monopolio”. 

La realtà, ben diversa, consiste in una semplice “segnalazione” effettuata all’Antitrust dalla filiale italiana della Società MyTaxi Italia S.r.l. appartenente al Gruppo Automobilistico Tedesco Daimler AG, attiva nella gestione di un’applicazione (App) per dispositivi mobili che mette in collegamento diretto tassisti ed utenti e che è, peraltro, già pienamente operativa in Italia, a Roma e Milano, sin dal 2015.

Il Garante, a seguito di tale esposto, ai sensi della Legge 287/90, ha ovviamente avviato un procedimento per notiziare il 3570, al pari della altre Centrali radiotaxi operanti a Roma ed a Milano, di quanto sostenuto dalla predetta società tedesca nella citata segnalazione.

La procedura, così avviata il decorso 24 gennaio, non consiste dunque in alcun provvedimento sanzionatorio del garante, che ha provveduto come per legge, all’ avvio di un procedimento istruttorio per consentire non solo come detto al 3570, ma anche agli altri radiotaxi operanti a Roma e a Milano, di prendere atto di quanto sostenuto da MyTaxi, e replicare.

La situazione di fatto, dunque, è ben diversa da quanto da voi rappresentato nei predetti titoli e non corretta e modificata neanche nello stesso corpo dell’articolo in cui, peraltro, si omette di rappresentare che destinatari dell’iniziativa di MyTaxi sono anche tutte le altre centrali radiotaxi della Capitale e di Milano.

Ne consegue la richiesta di adeguata smentita e rettifica con eguale rilievo sin dalla Edizione di domani 2/2/2017, anticipando tale iniziativa, da subito, nella Edizione online.

Al riguardo, vi si chiede anche di pubblicare e dare analogo risalto alla posizione che il 3570 andrà ed esplicare in modo più compiuto partecipando al procedimento così aperto dal Garante e di cui si anticipano i seguenti punti fondamentali.

Non esistono atti negoziali o situazioni di fatto, o provvedimenti deliberativi di alcun genere posti in essere dal 3570, idonei a creare “intese verticali od orizzontali”.

Le cosiddette clausole di esclusiva indicate nella segnalazione da MyTaxi, consistono nel semplice recepimento all’interno dello Statuto della Cooperativa dei principi e degli principi fondanti l’Istituto articoli codicistici che sono a base della mutualità prevalente da cui è connotata la natura giuridica del 3570 e che costituiscono norme cogenti ed inderogabili in quanto attuative dei della Cooperazione previsto, riconosciuto, regolato e tutelato dall’art. 45 della Costituzione.

Peraltro, il contenuto della segnalazione è di fatto smentito dagli stessi dati di penetrazione del mercato romano e milanese forniti da MyTaxi nel suo comunicato del 21/12/2016 successivo, oltretutto, alla data di presentazione della segnalazione risalente al precedente 8/11/2016 ed in cui si legge: “Numeri record MyTaxi: a Roma e Milano già 2,5 MLN di km – MyTaxi può contare su 1650 tassisti iscritti totali, di cui 650 a Milano e 1000 a Roma, dove è diventata, in soli 7 mesi dal suo arrivo, uno dei più grandi operatori del settore per numero di tassisti iscritti”.

Nello stesso comunicato, My Taxi dichiara “ad un anno e mezzo dal suo arrivo, infatti, MyTaxi è stata scaricata da più di 300 mila persone, che hanno percorso 2.500,000 km, in pratica come fare 62 giri intorno alla terra”.

Si chiede, inoltre, di rettificare anche la dichiarazione secondo cui l’App di MyTaxi sarebbe una “idea innovativa”.

Anche tale circostanza non corrisponde al vero, in quanto il 3570, al pari di tutte le altre centrali radiotaxi italiane aderenti ad URI, ha dal maggio 2012 attivato e diffuso, in alternativa alla chiamata radiotaxi, quella mediante l’App It-Taxi, operativa su tutto il territorio nazionale (54 città) con oltre 120 mila chiamate al mese.

L’aver omesso tale circostanza finisce con il rendere idoneo l’articolo in questione a prestarsi ad una funzione (sicuramente da voi non voluta) di pubblicità occulta alla App concorrente di proprietà della Daimler.

Come vi sarà noto, le Cooperative radiotaxi, al pari del 3570, sono costituite esclusivamente dai lavoratori che esercitano il servizio taxi e non hanno capitale alle spalle, ne’ italiano e ne’ tantomeno – come MyTaxi – estero e riconducibile al colosso automobilistico Mercedes.

Sarà dunque agevole per un Quotidiano come La Repubblica, storicamente attento alle problematiche del lavoro ed alla dimensione sociale dello stesso, prendere atto della gravità dell’errore commesso conseguente ad un articolo fondato su circostanze non vere e volto sostanzialmente a pubblicizzare e supportare il tentativo di una società a capitale estero di effettuare una presenza schiacciante sul mercato taxi di Roma e Milano, facendo prevalere la forza del capitale su quella del lavoro.

Dopo la fusione con Hailo è do pochi giorni la notizia che MyTaxi sta chiudendo l’acquisizione dell’App con sede in Atene “Taxibeat” sulla base della forza economica che gli consentirebbe di pagare circa 43 milioni di euro.

Per quanto ci riguarda, come tassisti e come Cooperativa 3570, vi chiediamo ancora sin dall’Edizione di domani di pubblicare la nostra più ferma volontà di evitare che Roma finisca come Atene e di impedire che la mutualità fondata sul lavoro e l’impegno giornaliero dei lavoratori esercenti il servizio taxi e delle loro famiglie, finisca annientato e stravolto dalla pretesa di conquistare un mercato non sulla base della libera concorrenza rispetto ad un’App che già esiste – la ItTaxi – ma, al contrario, sulla base della negazione della libera concorrenza ottenuta violando le regole che già esistono e che sono salvaguardate da una Costituzione che la stragrande maggioranza del popolo italiano ha di recente confermato come baluardo insostituibile di libertà e di difesa del lavoro e dell’occupazione.

Nel ringraziare per l’attenzione che sarà data alla presente richiesta, invio i migliori saluti.

Radiotaxi 3570 Soc. Coop. Il Presidente Loreno Bittarelli

2 commenti

  1. Che schifo, sempre piu’ venduti che cercano gloria e remano a favore delle societa’ private, qualunque siano, arrivasse una app dal Bangladesh sarebbe la benvenuta, pur di sterminare i tassisti…ma con noi l’avrete dura!

  2. Che miserelli! Cosa non s’inventerebbero pur di riempire le colonne dei giornali di false notizie, falsi scoop ed opinioni personali! Ma li vedete quando vanno in tv, quasi sempre ospiti di tramissioni inutili, trasmissioni che sono l’archetipo dell’inutilità e del leccapiedismo tipo quella di Fazio, con quell’aria da arricchiti o da figli di papà che cercano di mostrarsi pateticamente dalla parte di chi lavora seriamente e sempre pronti a deridere chi non la pensa come loro. Sempre con lo sguardo di chi con somma cattiveria pensa “Tanto domani scriverò un articolo contro di te e questo popolo di creduloni ti odierà!” Credo sia tutta invidia, invidia perchè sanno benissimo che noi siamo abituati a cavarcela da sempre senza percepire il minimo aiuto da parte di alcuna istituzione, mentre i loro fogliacci buoni da usare come accenditori per il caminetto, senza gli aiuti statali chiuderebbero nel giro di un giorno max due!

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