taxitam.it Pubblichiamo il testo della lettera inviata oggi ai Capigruppi alla Camera dei Deputati in merito alla Legge annuale per il mercato e la concorrenza, nella parte che riguarda il trasporto pubblico non di linea.
“On.le Deputato, l’iter legislativo del Disegno di Legge “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” (approvato dalla Camera e modificato dal Senato) (S.2085) (3012-B) sta procedendo alla Camera con la prossima votazione.
Al proprio interno, all’articolo 180, viene riportato lo schema di legge delega per la revisione della disciplina in materia di autoservizi pubblici non di linea.
Uno dei passaggi chiave che più volte avevamo chiesto di annullare o almeno modificare è stato invece confermato.
Il passaggio recita:
“b) adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”
Questa disposizione potrebbe aprire la strada a nuove forme di mobilità ovvero a forme di trasporto mediante un conducente senza licenza e titoli, che effettua il servizio taxi o di noleggio con conducente senza adeguate garanzie di sicurezza per i trasportati.
Con il passaggio al Senato di questo emendamento, abbiamo avuto la prova certificata che i poteri forti, le vere lobby, le multinazionali milionarie contano di più del buon senso, schiacciando ogni valore morale e civile sotto la bandiera del profitto.
Chi oggi cerca di fare pressione per cambiare le regole è già stato sconfitto più volte in tribunale; il tentativo di creare un terzo soggetto di trasporto non di linea ha come unico ostacolo la categoria dei tassisti e dei noleggiatori che lavorano nel rispetto delle regole.
L’Avvocato generale della Corte di Giustizia Europea si è giusto oggi pronunciato CONTRO la famosa multinazionale e i suoi princìpi di comodo (causa C-434/15, conclusioni presentate in data 11/05/2017).
http://curia.europa.eu/juris/celex.jsf?celex=62015CC0434&lang1=it&type=TXT&ancre
Monopolizzare il servizio di trasporto non di linea in capo a una o poche multinazionali sottrarrebbe alla sovranità dello Stato, delle Regioni, nonché degli enti locali, la gestione e il controllo di un servizio certamente primario per la collettività.
La gestione del servizio di trasporto con il chiaro intendimento di generare profitto porterà, come sta già accadendo in altri Stati, allo sfruttamento dei conducenti, all’incontrollato rialzo delle tariffe a discapito della sicurezza e della trasparenza del servizio verso l’utenza.
Con la presente chiediamo il Vostro supporto proponendo la cancellazione del “punto b” dell’art. 180 della legge delega al Governo del servizio di trasporto pubblico non di linea.
Il Suo contributo sarà fondamentale per poter avviare con il Governo un proficuo ed equilibrato progetto di riqualificazione del servizio taxi e NCC, che tenga comunque conto dell’innovazione tecnologica e delle nuove forme di comunicazione nello spirito di una chiara e onesta concorrenza con regole precise e uguali per tutti, senza la creazione di un terzo soggetto.
Fiduciosi nel Vs. interessamento, porgiamo cordiali saluti
Il Presidente Claudio Severgnini
Un’ ottima iniziativa questa lettera , evidenzia l’ aspetto negativo del ddl concorrenza (180 b , sconosciuto a molti purtroppo ) , che potrebbe sconvolgere la nostra categoria , regolarizzando le applicazioni web attive (mentre sarebbe ora di chiuderle ) e consentendo la riapertura del più conosciuto e invasivo P-op . Complimenti al firmatario di questa lettera Claudio Severgnini .
Vedremo quello che hanno capito.
Vicari difendere il taxi ..w il Rolex
Finché avranno un ” servizio pubblico” da utilizzare come pezza da piedi se ne fregheranno. Oltre il classico sciopero bisognerebbe più che sospendere il servizio sarebbe di non operare più come servizio pubblico appunto. Siamo noi che ci ewuipariamo a loro . Stesse regole x tutti.
Io il 29 farò sciopero perché, anche se per alcuni oggi è una forma di dissenso inadeguata o addirittura controproducente, ritengo sia l’unica forma democratica valida che resta in questa società. Io mi auguro con tutto il cuore che possa bastare una letera per fare cambiare idea a chi decide al senato. Purtroppo ho seri dubbi. Quindi direi che il tempo delle lettere e delle parole sia per scadere. Anzi inviterei tutti i nostri rappresentanti a fare un serio esame della situazione e trovare una chiare e seria linea comune. Altrimenti noi andiamo comunque avanti! Alla faccia del signor garante, da noi profumatamente retribuito!
P.S. attendiamo ancora il documento da distribuire a colleghi e utenti circa le ragioni della nostra protesta. Capito!!!
benissimo facciamo i democratici ,letterine babbo natale ,e poi aspettiamo il regalo.