ilmessaggero.it Barriere con new jersey o fioriere in via del Corso e via dei Fori Imperiali, stop agli Ncc in piazza del Campidoglio, ossia alle auto a noleggio che in molte occasioni con grossi van con vetri oscurati, presidi più diffusi nei punti sensibili della Capitale. Sono alcune delle ipotesi che, a quanto si è appreso, sarebbero emerse oggi nel corso nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo l’attentato di Barcellona. A Roma potrebbero essere presto installate nuove barriere in punti sensibili della città, ovvero luoghi particolarmente affollati o zone pedonali.
Tra le ipotesi in campo che verranno valutate in una tavolo ad hoc tra Campidoglio e prefettura di Roma c’è la possibilità di mettere barriere, come new jersey o fioriere, in via del Corso e in via dei Fori Imperiali. Le barriere non chiuderebbero il traffico in maniera completa, ma parziale, e potrebbero creare dei percorsi a zin zag per contrastare un eventuale attacco terroristico come quello avvenuto a Barcellona. Il tavolo tra prefettura e Comune di Roma avrà anche il compito di valutare l’impatto sulla viabilità determinato dall’installazione delle nuove barriere che integreranno i presidi delle forze dell’ordine.
In azione, anche una “stretta” con controlli maggiori su veicoli come camion e ncc. Nello specifico, si punta a rafforzare le misure di sicurezza anche in piazza del Campidoglio, ipotizzando di vietare l’accesso alla piazza alle auto a noleggio, in molte occasioni dei van con vetri oscurati. L’idea sarebbe quella di vietare l’accesso dalla strada che sale da via della Consolazione. Si derogherebbe solo al trasporto dei disabili. Durante il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, «sono stati confermati tutti i dispositivi di sicurezza già in atto ed estesi ad altre zone della Capitale, ove è previsto un elevato afflusso di persone», rende noto il prefetto Paola Basilone. Al tavolo hanno preso parte i vertici delle forze di polizia e dell’esercito, nonché il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo.
Purtroppo i giornalisti ignorano il fatto che ogni giorno a Roma entrano circa 8000 ncc, per controllarli tutti manco tutto il corpo di polizia “Texas Rangers” riuscirebbe nell’impresa. Ovviamente nessuno fa nulla, anzi vengono pure agevolati gli ncc alieni possono acquisire il permesso dall’ufficio della mobilità attraverso internet in pantofole da casa propria, solo noi taxi ci dobbiamo sbattere per fare file chilometriche e presentare documenti assurdi come il certificato di esistenza in vita al modico prezzo di 15 E. di bolli, che stando alle leggi gli uffici pubblici sono obbligati a richiedere solo autocertificazioni, ed è severamente proibito per loro richiedere agli utenti i certificati.
Barriere qua, barriere là… Ma controllare ogni singolo straniero presente in Italia e, nel caso in cui non abbia un lavoro, rimpatriato a calci, non è più semplice?