breakingtech.it Uber prevede di cessare il servizio a Québec il prossimo mese a causa di alcune nuove proposte di regolamento del Ministero dei Trasporti. L’ultimo giorno a Quebec sarà il 14 ottobre. Nell’ultimo anno, Uber ha operato nel programma pilota in Québec, che secondo l’azienda è stato un “enorme successo”. Ma all’inizio di questo mese, il governo locale di Québec ha annunciato alcune nuove politiche per Uber e i suoi piloti, come ad esempio richiedere ai conducenti Uber a passare attraverso una sessione di formazione di 35 ore, che è già necessaria per i tassisti locali.
Il governo ha anche voluto che i conducenti Uber vengano sottoposti ogni anno a ispezioni obbligatorie di autovetture, così come i controlli di background condotti da funzionari di polizia. “Dato il successo del progetto pilota, siamo rimasti delusi della volontà del governo di aggiungere nuove regole che si basano su vecchie pratiche amministrative piuttosto che rinnovare il progetto in pieno e sostenere la tecnologia e la scelta del consumatore”, ha dichiarato Jean-Nicolas Guillemette, direttore generale di Uber.
“Tra le altre cose, le regole proposte imporrebbero obbligazioni onerose di formazione, sviluppate per un settore diverso, sui driver ridesharing senza tener conto dei vantaggi che vengono forniti con nuove tecnologie come le funzioni di sicurezza in-app, il monitoraggio GPS di ogni viaggio, sistema di valutazione e supporto 24/7 “, ha aggiunto. Poco dopo che il Ministero dei Trasporti annunciò le sue nuove politiche, l’azienda ha dichiarato che i regolamenti “potrebbero minacciare la capacità di Uber di continuare a operare nel Quebec“. Nel frattempo, il regolatore di trasporto di Londra, il TfL, ha recentemente vietato ad Uber di operare in città. Il TfL, citando l’approccio di Uber a trattare i reati criminali, ha determinato Uber “non adatto e corretto” per possedere una licenza di noleggio privato.
Sotto un altro.
E noi il parlamentino…….ma andate a ……..
Non mollano ! Vogliono fare come gli pare . Senza regole che invece gli altri devono rispettare.si nascondono dietro paroloni tanto per annacquare tutto ( la share economy la tecnologia le app il web ) e ce chi gli va dietro . Dal prossimo anno finisce il mercato tutelato in energia .e ora si accorgono della batosta che sta arrivando. Le banche non fanno altro che aumentate i costi . Vi ricordate quando dovevano entrare le banche straniere ? Come e andata a finire ? Tanto tutto quello che “sparisce ” lo ripaghiamo noi c……..i . Quelli che spingono tanto in un senso vengano controllati come si deve . Per chi fanno consulenze ? Dove lavorano moglie e figli fratelli e sorelle . Sicuramente si troverà un legame magari indiretto con queste società . Se io ho per esempio una agenzia pubblicitaria e ricevo milioni per una campagna pubblicitaria o magari l’Agenzia ce l’ha mia moglie sicuramente se io sono un politico invitato in tv ne parlerò bene . Il progresso ,la tecnologia ,la web economy bla bla bla . E i consumatori bocconi abbondano . Se pensiamo che ce ancora chi telefona ai cartomanti , ai maghi , ecc ecc.regole per tutti oppure tana libera tutti !
Bene via anche da Roma che aspetta la sindaca Raggi .via da l Italia.
Si sono accorti finalmente… Troppi telefonini che girano… Spesso auto senza scudetto ma con il telefonino di quelle che invece hanno la licenza. Quando il boss ( licenziato ) dorme il garzone lavora con la sua auto senza scudetto vecchia ma tirata a lucido. Non avete notato quante macchine con targhe italiane e straniere girano per le città. Ho visto anche una panda nera con targa straniera ferma in Manzoni durante la moda. La modalità di presa in carico è tramite app, peccato che il telefonino sia sulla macchina sbagliata. Con il corso di 35 ore verrà distinto colui che possiede licenza da chi usa il telefonino a bordo di un altra auto. Come si dice : quando il gatto dorme ( ma consenziente ) i topi ballano. E se poi ti beccano senza il corso di 35 ore perché non lo puoi fare non avendo licenza, poi sono ca22i…