Spesso l’unico modo per capire cosa stia davvero succedendo è leggerlo sul giornale. Ma prima di riprendere alcuni passi dell’articolo di Filippo Santelli (evidentemente molto ben informato) su ” La Repubblica” pubblicato qui sotto e ampiamente commentato concedetemi una premessa. Mai, ma proprio mai, si è vista una trattativa in cui, comunque vada, la parte soccombente che ha molto da perdere e nulla da guadagnare insegua e faccia fretta alla parte che nel migliore dei casi le darà un sacco di legnate.
Eppure come dice “Repubblica”: “la delega a riformare il settore, contenuta nella legge sulla concorrenza, rischia infatti di cadere con la legislatura. E a gennaio tornerebbe in vigore la norma, al momento sospesa, che obbliga i servizi di noleggio con conducente a tornare in rimessa dopo ogni corsa”.
Sino a qualche settimana fa, questa strana rincorsa al governo era spiegata con l’assoluta esigenza di far emettere i famosi decreti attuativi che limitassero gli effetti dell’arcinoto emendamento della senatrice Lanzillotta contro cui si erano così efficacemente mobilitati i tassisti a febbraio. E che fine hanno fatto i famosi decreti? Nessuno ne parla più, dimenticati, spariti. E cosa resta invece? Quello che con tutta evidenza era l’oggetto della trattativa sin dall’inizio: la riforma restata bloccata quattro anni insieme alla legge sulla concorrenza e delegata entro dodici mesi, ossia fino all’agosto 2018. Chi scrive, reo di aver pervicacemente tenuto il punto, si è beccato in questi lunghi mesi ogni genere di sberleffo, sino quasi a farlo tacere, ma poi no, e infatti qui siamo, puntuali, a fine legislatura, come è sempre stato ovvio da quando ahimè l’ipotesi di elezioni anticipate è naufragata quest’estate.
Ora, qual’è l’oggetto e la ragione essenziale della riforma? La solita multinazionale che vorrebbe sostituire i taxi e il servizio pubblico. Che, a giudizio di Repubblica, mirava però a ben altro che ai “principi” enunciati dal governo per bocca del segretario socialista, onorevole Nencini, e recapitati alle organizzazioni sindacali: ” Uber chiedeva ben altro: un’apertura delle autorizzazioni per poter introdurre in Italia i suoi servizi low cost X e Pool che richiedono un’alta densita’ di autisti” Niente da fare aggiunge sconsolato Santelli: l’Ncc rimane un servizio contingentato.
Già, colleghi ed amici, ma per quanto? Nei principi definiti irrinunciabili inviati dalle ooss. al ministero c’è al primo punto l’istituzione del registro degli attuali possessori di licenza e autorizzazione e il blocco per 24 mesi dell’emissione di nuovi titoli.
Insomma se per dirla con ” Repubblica” se si mira ad un’alta densità di autisti, regione si, regione no, contingentamento si, contingentamento no, che almeno prima si faccia il punto e se proprio deve essere che sia almeno fra due anni. A pagare e morire c’è sempre tempo diceva mio nonno, buon’anima ed è campato quasi 90 anni.
Altra questione solo apparentemente marginale è il controllo dell’effettivo esercizio dei turni per i tassisti ( gli altri lavorino pure 20 ore, affari loro e delle vedove) tramite tecnologia. Ma come? E’ vietato per legge per i lavoratori dipendenti! Mi hanno forse assunto senza che me ne sia accorto? E malattia, ferie, tredicesima, quattordicesima, assicurazione sanitaria, lavoro usurante, tfr, indennità di disoccupazione, etc dove sono? Il lavoratore autonomo che timbra il cartellino digitale ancora non si era visto, ma qui non ci stupiamo più di nulla.
E infine il contratto per i fuori regione: una barzelletta, non si puo’ negare che nei ministeri manchino di senso dell’umorismo, compresi i consulenti.
E ancora, amici, fratelli che guidate come me, non ho capito che cosa ci guadagnerei.
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Ma è mai possibile che in questo Paese ci mettano sempre anni per regolamentare un settore e tre giorni per approvare la legge Fornero e fregare alla POVERA gente anni di vita. I loro sono diritti acquisiti i nostri no. Io so’ io e voi non siete un cazzo. Vogliono chiarire una volta per tutti cosa ca..o si deve fare per lavorare tranquillamente. Uno deve comprare la licenza, non deve comprare…. deve vendere la licenza, non deve vendere. Sono anni… siete pagati per fare leggi … e fatele ste leggi. Ma vogliamo chiarire politici del c…o.
Si legge sempre più frequentemente, di MULTINAZIONALI che hanno già Pronti i Taxi a GUIDA AUTONOMA.
L’ultima novità è di un’azienda Francese, che sulla rivista Al Volante, dichiara fi voler mettere in strada GIÀ nel 2018 questi esemplari di TAXI. Magari, nei centri storici potrebbero trovare qualche difficoltà, ma nelle tratte Centro direzione Periferia, già potrebbero sottrarci una grossa fetta di mercato.
Questo aspetto lo si sta tenendo conto nelle opportune sedi di chi si interessa del nostro futuro? Personalmente, trovo banale la solita risposta “‘prima che vengano messe in strada campa cavallo”…perché se MULTINAZIONALI francesi, tedesche e Americane ci stanno spingendo, sarebbe il caso di non spaventarsi ma di prendere in esame su come regolamentare, eventualmente, questo aspetto.
Che oltre i Tassisti, potrebbe toccare i Camionisti e chiunque lavoratore guidi x campare. Marco cosa ne pensi?
Lele, penso che la guida autonoma dei veicoli farà la stessa fine delle macchine volanti che negli anni ’60 venivano preconizzate da varie enciclopedie come Conoscere. Ai primi morti si innescheranno meccanismi legali e politici distruttivi per quel settore. Se le multinazionali hanno voglia di schiantarsi facciano pure, ma io rimango del parere che sono tutte chiacchiere per far parlare di sè e attirare investitori. C’è un mare di denaro nel mondo che non si sa più dove investire, di certo non verrà utilizzato per migliorare la vita ai miliardi di poveri disgraziati che non hanno neanche l’acqua potabile, quindi spazio anche alle idiozie.
Questa osservazione, su progetti di Taxi / Ncc a GUIDA AUTONOMA, si ricollega alla trattativa sulla Legge Attuale.
Se Taxi ed Ncc trovano un accordo accettabile dalle parti, a cosa serve, se poi fra due anni si torna da capo, per contrastare eventuali TAXI ROBOT a GUIDA AUTONOMA?
Concordo con Scevola, le Regole del gioco bisognerebbe fossero CHIARE una volta per tutte.
CHIARE COME INTENDIAMO NOI O COME INTENDONO LORO ?
Blocco 24 mesi titoli e poi ? tana libera tutti ! Sempre peggio . Quello che esce dalla porta rientra dalla finestra. E BASTA ! Meglio che salta tutto e si ritorna alla vecchia situazione. 21 sciopero duro . E sara difficile tenere la situazione tranquilla. mandino pure chi vogliano
Mi trovo ancora una volta in linea con il pensiero di koolaas.Ovvero perche’abbiamo inseguito chi invece ,in questo momento ,dovrebbe inseguire??Mha…lo scopriremo ma qui a mio avviso c’e’tanto da fare!!!
auguri e forza per il presidio dei colleghi di Milano per domani
Ragazzi intanto parole a parte già oggi (lunedì) in P.zza Scala facciamoci sentire. Ci vedranno e ci conteranno statene certi, (anche chi ci rappresenta ci contera). Questo è tutto e solo nel nostro interesse!
comunque prima finisce questa legislatura meglio e ‘ .Tutto cio vada in quel senso e da prendere in considerazione . Bisogna appoggiare tutte le categorie che vanno contro questo governo per qualsiasi motivo, non solo se riguarda TPL . Se propongono referendum (tipo jus soli )lo devono perdere.Tutto cio che possa accellerare la ua caduta