BlaBlaCar affina l’algoritmo per provare a imporsi come un servizio di car pooling – condivisione dei viaggi in auto con risparmio di tempo e denaro per guidatori e passeggeri – capillare, in grado di accompagnare i viaggiatori “da porta a porta“ repubblica.it
La società fondata in Francia nel 2006 e che viene utilizzata da 60 milioni di persone nel mondo (nel 2017, quando in Italia ha festeggiato i 5 anni di presenza, tagliò il traguardo di 2,5 milioni di utenti che viaggiano in media per 320-340 chilometri), ha annunciato le novità che interesseranno la piattaforma nei prossimi mesi, dalla sua sede centrale di Parigi. La più importante – e d’impatto per gli utenti – riguarda l’algoritmo che prepara il viaggio degli automobilisti e lo incrocia con le richieste di “passaggio” da parte degli altri viaggiatori. Cosa cambierà?
Fino ad ora, BlaBlaCar suggeriva agli utenti di incontrarsi nei punti di ritrovo più centrali o negli snodi maggiori del traffico (stazioni ferroviarie, capolinea della metropolitana, gangli viari della rete stradale urbana) per aumentare le possibilità di trovare compagni di viaggio. Ciò si traduceva in una dispersione di risorse – soprattutto di tempo, oltre che economiche – e nella difficoltà di intercettare la domanda di viaggio di chi ha necessità di partire o arrivare in centri più piccoli.
Con le nuove funzionalità dell’applicazione si chiede invece ai passeggeri di inserire precisi punti di partenza e di arrivo. Il viaggiatore in cerca di passaggio potrà quindi indicare che vuole partire dal suo ufficio alla periferia di una grande città e raggiungere un paesino nella provincia. Il conducente indicherà ugualmente il suo tragitto dal punto esatto di partenza a quello di arrivo, senza il bisogno di inserire manualmente delle deviazioni da snodi centrali per cercare di intercettare più co-viaggianti. Sarà poi il cervellone francese a valutare i possibili sotto-itinerari rispetto al viaggio principale e a restituire a entrambi (passeggeri e conducenti) la combinazione migliore per far coincidere le tratte, secondo la filosofia del “porta a porta”. Al conducente arriveranno una serie di proposte di deviazione dal proprio itinerario (si stima di pochi minuti), per accogliere compagni di viaggio. E a questi ultimi – una volta trovato il giusto incastro – verrà evitato uno spostamento in autobus, treno o altro mezzo per andare a raggiungere il proprio conducente.
Nicolas Brusson, amministratore delegato di BlaBlaCar, ha affidato alla nota di presentazione il suo commento alle novità: “Grazie al nostro nuovo algoritmo di ricerca, possiamo rendere la rete di trasporti molto più efficiente e dare a tutti i viaggiatori più libertà e indipendenza. La nostra visione è semplice: ovunque ci sia una strada, ci sarà anche BlaBlaCar”. Oltre alle novità tecnologiche, la piattaforma ha anche presentato un nuovo logo e un aggiornamento della propria veste grafica.
Che dire? Più dichiazione di guerra di questa? Mi sembra la notizia dell anno.vogliamo rimanere con le mani in mano? Si tratta di APOTEOSI DELL ABUSIVISMO. Nei confronti di due settori: TPLN E TPL dobbiamo sopportare ancora? A voi!!!!!!
Adesso rompono i c…. Con il bla bla pop??
Ciuerto ciuerto, importante che si tratti solo di passaggi e non di trasporto pubblico !!! Qualcuno può spiegarmi la differensia ?
Uguale a Z… stessa solfa…cos’altro dobbiamo aspettare?!
E’ un processo inarrestabile, le app per gli smartphone sono un autentico flagello e frantumano le barriere del lecito e regolamentato, perché già lo sappiamo, TUTTE possono eludere qualsiasi forma di controllo. Quando a livello politico se ne accorgeranno, sarà ormai troppo tardi.
Giusto questa notte avevo davanti una panda con l’adesivo di blablacar e ragazze a bordo che ha girato dentro in villapizzone all’hotel…
A livello politico NON se ne vogliono accorgere, è questo il problema.
Non so ragazzi. Se si trattasse solo di un miglioramento del servizio nulla cambierebbe.
Diciamo che invece il problema è il fatto che tutte queste applicazioni sfuggono volutamente a tutte le regole, leggi e spesso anche al fisco. Il problema è che la politica lo sa benissimo ed è compl Sfruttano questa opportunità per deregolamentare interi settori del mondo del lavoro e dell’economia per ottenere maggiori profitti e più sfutramento della mano d’opera. Se volessero davvero intervenire pensate non sia possibile?!
Ma di cosa ci preoccupiamo? Chi non ha mai preso un taxi mai lo prenderà e probabilmente invece sarà più propenso ad utilizzare Bla Bla car. Chi invece utilizza taxi ma e poi mai utilizzerà bla bla car. Che sia la nonnina di turno o il manager
Erro o ieri era in calendario un ennesimo incontro?
Esatto Maya , probabilmente i toni sono meno trionfalistici altrimenti ci avrebbero sommerso di “incontro positivo ” “abbiamo fatto passi avanti ” ” protocollo di intesa ” “dialogo costruttivo ” “bozza di accordo ” e altre mille str……..e , o semplicemente si stanno accorgendo che la categoria e abbastanza inc………a e meno incline a sentire caz…..e
Nel frattempo gli altri SPADRONEGGIANO . Ripeto , GLI STRACCI DEVONO COMINCIARE A VOLARE