affaritaliani.it L’ex controverso Ceo di Uber, Travis Kalanick come lo spregiudicato finanziere d’assalto Gordon Gekko interpretato da Michael Douglas nel celebre film DEL 1987 di Oliver Stone, Wall Street. E’ quanto hanno cercato di dimostrare gli avvocati di Google al processo tech dell’anno, quello contro Uber, l’ex start up dei record accusata di aver utilizzato i segreti aziendali di Waymo, la divisione dedicata alla guida autonoma di Mountain View. “L’avidita’, non trovo una parola migliore, e’ giusta”, dice Gekko nella scena che i legali di Google hanno proiettato ieri nell’affollatissimo tribunale federale di di San Francisco dove si celebra il processo e dove ieri Kalanick e’ apparso come testimone.
La difesa di Uber sostiene tutt’altra tesi e cioe’ che Google stia cercando di vendicarsi di un competitor che si e’ accaparrato il suo ingegnere di riferimento, Anthony Levandowski, avviando un programma concorrente per sviluppare l’auto che si guida da sola.
Levandowski ha lasciato Waymo nel gennaio del 2016 fondando una sua start up, Otto, che e’ poi stata acquistata da Uber per 590 milioni di dollari. Levandowski e’ diventato per Uber il responsabile della divisione delle app per sviluppare la guida autonoma. Google ha accusato Levandowski di essersi portato via da Waymo qualcosa come 14 mila file segreti che sarebbero stati utilizzati da Uber. Per questo motivo Mountain View chiede un risarcimento danni di circa un miliardo di dollari. Levandowski e’ stato licenziato da Uber lo scorso maggio e secondo il New York Times sta lavorando alla creazione di una religione che adora una divinita’ nata da un’intelligenza artificiale. Se Google vincesse la causa, a Uber verrebbe impedito di utilizzare alcune delle tecnologie che sta sviluppando per la guida autonoma.
Secondo l’accusa, “l’avita’ e’ giusta” sarebbe una delle frasi utilizzate in scambi di messaggi tra Kalanick e Levandowski nel marzo del 2016, insieme ad altre espressioni in perfetto stile Gekko. “L’eta’ dell’oro e’ finita, e’ arrivato il tempo della guerra”, avrebbe detto l’ex Ceo di Uber mentre corteggiava Levandowski. Kalanick ha ammesso di aver incontrato l’ex ingegnere di Wyamo nel 2015, mentre ancora lavorava per la societa’ di Google e di volerlo assumere.
A me più che GEKKO mi sembra un gieco oltre che un parassita avido è un depravato. Kalanick è un personaggio che avrebbe fatto comodo a DANTE ALIGHIERI. Anche se non oso immaginare quale girone infernale avrebbe potuto inventarsi per costui.