C’è più traffico in città? Forse è colpa di Uber e Lyft

Nuovi studi dimostrerebbero che l’impiego dei servizi di ride-hailing, prenotabili tramite app, aumentano la congestione stradale e rallentano la circolazione urbana lastampa.it

Uber e Lyft dovrebbero ridurre il numero delle auto in città ma, in realtà, sembra che causino un aumento del traffico urbano. Sono diverse, negli Stati Uniti, le ricerche – da uno studio di Shaller Consulting su Manhattan, all’inchiesta realizzata a ottobre dall’Institute of Trasportation Studies della University of California – che ormai giungono alla stessa conclusione: l’impiego dei servizi di prenotazione on demand di veicoli privati (ride-hailing) tramite app rappresentano un fattore di congestione stradale nelle zone cittadine. 

Anche una più recente indagine condotta dal Metropolitan Area Planning Council (MAPC), agenzia statale Usa incaricata della gestione dello sviluppo urbano dell’area metropolitana di Boston, va nella stessa direzione. Sostenendo che chi usa Uber o Lyft lo fa a scapito di alternative come metropolitana, autobus pubblici, bicicletta o muoversi a piedi, a danno del traffico cittadino.

Sempre più persone, specialmente i più giovani, scelgono di spostarsi con vetture richieste mediante app mobile e la crescita di questi servizi ha il potenziale per trasformare in modo significativo i modelli di mobilità. Lo studio del MAPC, basato su interviste a circa 1000 clienti di ride-hailing, fornisce informazioni importanti per comprendere l’impatto dello sviluppo di aziende come Uber e il comportamento dei passeggeri. La maggior parte dei quali ha meno di 35 anni e un reddito annuo inferiore a 38mila dollari.

In genere, i passeggeri prenotano una corsa, il cui costo nel 75 per cento dei casi è superiore a 10 dollari e nel 20 per cento a 20 dollari, che comincia o finisce alla propria abitazione. Molti viaggiano da soli e soltanto pochi, un quinto dei clienti, con servizi come Uber Pool o Uber Express Pool, appena lanciato dall’app, che consentono condivisione del mezzo di trasporto con altri e risparmio sull’importo da pagare. noltre, il 15 per cento delle corse dei servizi di ride-hailing viene effettuata durante le ore di punta con conseguente peggioramento della situazione del traffico urbano.

Un dato in aperto contrasto con quanto dichiarato nel 2015 dal fondatore di Uber Travis Kalanick. Il quale immaginava una Boston senza più traffico entro 5 anni grazie alla diffusione della sua app.

www.lastampa.it/2018/03/06/tecnologia/idee/c-pi-traffico-in-citt-forse-colpa-di-uber-e-lyft-NaIQje9E27njZsLCCoqLPP/pagina.html


Un commento

  1. Ma io infatti l’ho ribadito più volte in caso di liberalizzazione, in quanto se ogni poveraccio si mette a pitturare o incartare di bianco la propria vettura la gente sarà costretta a girare con le maschere antigas.

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