ildubbio.news Roma, 2 ago. (AdnKronos) – “Prendiamo atto positivamente dell’intenzione del Governo di non esercitare il potere sulla legge delega di riforma del settore che il Parlamento uscente aveva affidato al precedente Governo”. È quanto dichiarano in una nota i sindacati nazionali di categoria Fit-cisl, Uiltrasporti, Ugl-taxi e Federtaxi-Cisal. “Ora però – proseguono le sigle sindacali – è necessario definire regole comuni, certe e cogenti, che assicurino la tutela di chi legittimamente lavora e il contrasto ferreo all’illegalità e all’abusivismo. Per questi motivi apprezziamo l’invito del Ministro Toninelli ad avviare un confronto già dal prossimo settembre per affrontare le problematiche che affliggono il settore, anche a tutela degli stessi utenti”.
Provo a dire la mia in merito a una clausola che si potrebbe applicare agli NCC che poi lavoreranno per la metà di sicuro con UBER: ma non si potrebbe applicare la stessa regola che vale per noi taxisti dove è concesso lavorare solo nel bacino aeroportuale di Linate, Malpensa e Orio al Serio per tutti coloro provvisti di licenza territoriale ???
Non potrebbero almeno garantire l’opportunità di lavoro solo alle licenze emesse su questo territorio e tutti gli altri via, a casa loro (ho visto licenze di Roma, Palermo, Foggia, Latina e via dicendo) ???
Luciano la legge 21/92 è chiarissima, spetta alle forze dell’ordine farla rispettare.
Vediamo se a settembre riusciamo a mettere la parola “fine” a questa inverosimile situazione,o dovremo andare avanti di protocolli e chiacchiere.Forse dovremo prendere spunto dai colleghi spagnoli.Se scendiamo in piazza come loro a oltranza sicuramente le opposizioni prenderebbero la palla al balzo e magari invece di cadere sulla Rai ,Copasir,Banche o altro ,questo governo si troverebbe ad avere problemi coi Taxi . quindi a buon intenditore ………………..Datevi da fare e chiudiamo questa situazione come deve essere chiusa ! La 21/92 va rispettata e magari migliorata per garantire ancor di più il SERVIZIO PUBBLICO TAXI e non privati e multinazionali ,altrimenti tana libera tutti,e se ne accorgeranno.
Per come la vedo io la territorialità è alla base del TPL che per definizione ha una valenza locale. In ogni comune che viene conurbato il servizio taxi sparisce come per magia e negli aeroporti le macchine non aumentano significativamente quindi mi chiedo che senso abbia, forse sarebbe meglio una territorialità più definita e una conurbazione valida solo per gli aeroporti. Ma abbiamo fior di cervelli che pianificano la viabilità e i servizi, loro hanno studiato, hanno sicuramente ragione loro.
Per gli ncc sarebbe sufficiente il divieto di transito nelle preferenziali a parte quelli del comune di milano ed il 90% dei fuori territorio sparirebbe d’incanto. Del resto chi fa servizio di elite a tariffa prefissata non ha bisogno di intasare via senato.
Come forma di protesta troverei molto più produttivo uno sciopero bianco che non penalizzerebbe l’utenza e noi stessi. Si stampano cartelli per le stazioni/aeroporti e volantini per i clienti dove viene spiegato il motivo della protesta in due lingue e si comunica che stiamo lavorando gratis con facoltà dell’utente di lasciare una mancia per recuperare le spese vive e dare da mangiare alla famiglia. Ovviamente non si accetterebbero carte di credito e similari. Nove clienti su dieci lascerebbero anche di più di quello indicato dal tassametro ed a fine giornata il nostro incasso sarebbe 0, in quanto le mance non sono da dichiarare, ma continuando a scaricare le spese documentate, perchè di fatto stiamo lavorando. Di fatto sarebbe una protesta fiscale, perchè non si verserebbe più un centesimo di tasse, anzi finiremmo tutti a credito, ma perfettamente legale, senza danneggiare chicchessia tranne l’effettivo bersaglio: il governo.
Agli ncc con autorizzazione di qualsiasi comune non di Milano sarebbe sufficiente revocare la possibilità di utilizzare le corsie preferenziali ed il 90% sparirebbe d’incanto. Del resto chi sta facendo un servizio da Como a Milano per esempio con tariffa prefissata che bisogno ha di intasare via Senato?
Alberto mi sa che sei fuori strada
sì, alberto… trasformiamo pro tempore il servizio pubblico in una onlus con corresponsione su base volontaria e facoltativa di un offerta che funge da contributo spese sostenute. insomma una specie di innovazione tecnologica che fa concorrenza a ciò che attualmente spacciano per tale, ma che in realtà è mera speculazione sulla pelle di lavoratori e utenti.
o non ho capito bene io, o, siccome ti conosco bene, ti sei spiegato male.
con affetto
pubblico in una onlus con corresponsione su base volontaria e facoltativa di un offerta che funge da contributo spese sostenute. insomma una specie di innovazione tecnologica che fa concorrenza a ciò che attualmente spacciano per tale, ma che in realtà è mera speculazione sulla pelle di lavoratori e utenti.
o non ho capito bene io, o, siccome ti conosco bene, ti sei spiegato male.
con affetto