giornaledicomo.it Ambrogino d’oro alla memoria al tassista eroe travolto sulla Milano Meda. Il carughese Eugenio Fumagalli morì a gennaio dopo essersi fermato a prestare soccorso sulla superstrada a una coppia di fidanzatini. Il suo altruismo gli è costato la vita. Milano, città in cui il tassista Eugenio Fumagalli prestava servizio, oggi lo ricorda assegnandogli l’Ambrogino d’oro alla memoria, riconoscimento che, da sempre, viene conferito a personalità che hanno avuto un ruolo di rilievo nella vita della città.
La tragedia nel gennaio scorso
Il 47enne, ha perso la vita nella notte tra sabato 12 gennaio e domenica 13, sulla Superstrada Milano Meda. Erano le tre e mezza, stava viaggiando in direzione Como. Si era fermato per soccorrere due fidanzatini a bordo di una Fiat 600, speronata da un’auto pirata guidata da un lazzatese. Proprio mentre prestava soccorso è stato travolto e per lui non c’è stato scampo.
Comunità in lutto
La sua morte aveva sconvolto l’intera comunità di Albiate dove era cresciuto e quella di Carugo, dove risiedeva. Tanta commozione anche tra i colleghi tassisti di Milano che avevano partecipato anche ai funerali, ricordandolo come “un eroe dei giorni nostri, un uomo semplice”.
Gli altri nomi
E proprio in queste ore è arrivata la notizia che la Commissione incaricata di vagliare le candidature all’Ambrogino d’oro ha inserito il nome del tassista tra quelli che riceveranno il riconoscimento alla memoria il prossimo 7 dicembre. Tra gli altri nominati figurano Francesco Saverio Borrelli, ex magistrato e capo della Procura di Milano, Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano ed esponente del Partito democratico, Giorgio Squinzi, ex presidente di Confindustria, don Luigi Melesi, cappellano di San Vittore, Carla Casiraghi, proprietaria di una parte del Vicolo dei Lavandai.