Oggi abbiamo il piacere di leggere un articolo dell’amico Davide. Dopo qualche anno di silenzio stampa (ma solo stampa, perché come membro del cda e commerciale di un famoso radiotaxi milanese è attivissimo), il nostro Davidone (one perché è grosso) è tornato a scrivere su un noto quotidiano nazionale. Eccolo qua con un’idea che, a dire la verità, non è proprio male:
Il lavaggio delle strade fa miracoli, di Davide Pinoli
Che viviamo in funzione del petrolio è risaputo da circa un secolo e sarebbe ipocrita negarlo ma che, in un’epoca tecnologica come la nostra, per sopravvivere ai danni da lui causati si debba ormai sperare in fenomeni atmosferici quali il vento oppure la pioggia fa davvero un certo effetto.
Tra tanta giustificata preoccupazione,la cosa in parte buffa è che per poter almeno respirare meglio nella nostra Milano forse basterebbe prendere ad esempio uno studio fatto di recente in Germania, dove si è capito che vietare l’utilizzo dei veicoli Diesel in primis, non è affatto la soluzione alla riduzione dell’inquinamento da Pm 10 (materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche con il quale viene classificato il particolato) ma che anzi, nella classificazione EURO 5 e EURO 6 è praticamente del tutto inutile all’atmosfera e all’aria che respiriamo.
Allora quale soluzione propongono i Tedeschi ? A Stoccarda, importante città industriale dove hanno sede i prestigiosi marchi automobilistici Mercedes-Benz e Porsche, il Pm 10 è stato ridotto del 60% semplicemente con il lavaggio delle strade, triplicando di fatto i giorni dedicati al lavaggio delle stesse a fronte di un maggior risultato e di un minor impatto rispetto ai blocchi della circolazione che tanto piacciono agli ecologisti della domenica ma che allo stesso tempo creano anche danni e disagi all’economia e alla mobilità meneghina.
Una battaglia alle vecchie caldaie a gasolio dei bei condomini del centro città sarebbe forse davvero più efficace e più sensata della guerra alle vetture Diesel che sa tanto di strategia aziendale a favore delle produzioni delle auto ibride delle quali però non è ben chiaro lo smaltimento delle enormi batterie necessarie alla loro vita; nell’attesa che risposte in merito vengano diffuse, affidiamoci e speriamo nell’acqua purificatrice, sia essa distribuita a pioggia dai camion cisterna dell’Amsa o da Madre Natura che sia.
Davide Pinoli
Marco,non aggirare l’ostacolo.
Siamo tra i più esposti al contagio ,bisogna avere delle linee guide da seguire,tempo qualche giorno e verrà fuori qualcosa anche a Milano.
Utilizzare le mascherine forse a qualcosa serve.
Bisogna sensibilizzare i colleghi sperando che qualcuno non se lo sia beccato.
Io mi sono fermato nel frattempo e aspetto qualche giorno per vedere come va,ma cerca di sollecitare qualcuno con un articolo del reale pericolo che tutti abbiamo.
Ma perché non pubblichi il commento che ho fatto?
Baccala’ non puoi pretendere che alle 2 di notte mi alzi a controllare i commenti del blog. Per quello che riguarda i pericoli che corriamo col coronavirus non mi pare che sia compito mio informare le persone, siamo tutti abbastanza grandi e siamo bombardati letteralmente da tutti i media. Quando ci sarà una notizia (e spero proprio di no!) che faccia accostare le due keyword taxi e coronavirus farò un articolo in proposito. Per tutto il resto c’è Google.