Milano, la mia Milano di Claudio Severgnini

Sono le otto del mattino,sono da due ore sul mio Taxi, in una Milano surreale e ho fatto una sola corsa da 10 euro. Milano, la mia Milano, che in questi ultimi anni si è rimboccata le maniche ed ha fatto vedere al mondo di cosa siamo capaci, la mia Milano orgoglio per chi ci abita e vero motore di questa Nazione senza capo né coda, si è fatta colpire al cuore da un virus influenzale.Non sono un medico, ma in questi giorni di inattività lavorativa ho letto e ascoltato molto, ho il dono di saper cogliere l’essenza dei ragionamenti non lasciandomi incantare dalle parole dei venditori di fumo o degli “untori interessati” forse perché ho i capelli grigi, forse anche perché la vita e l’esperienza mi ha insegnato a usare la mia testa e non quella degli altri.
Proprio perché non mi faccio trascinare in isterismi e facili conclusioni faccio sue prime considerazioni:
1) Questa forma virale di virus è comunque una forma influenzale anche se mutata genericamente.
2) Questa forma di influenza Non è più pericolosa delle altre e NON si diffonde in modo diverso dalle altre forme influenzali che abbiamo conosciuto.
Andiamo avanti… continuano a usare la testa e ragioniamo!
Quando a Gennaio la Cina ha annunciato la diffusione di questo virus ci siamo tutti giustamente allarmati perché non ne conoscevamo l’origine e gli effetti.
Oggi sappiamo che anche in Cina il contagio si è diffuso come una normale influenza, pericolosa soprattutto per le persone già con gravi patologie in corso (come tutte le influenze)
Nonostante avessimo già a disposizione questi dati, quando abbiamo scoperto anche qui un focolaio di questo virus abbiamo agito con un isterismo esagerato, primi i media che hanno buttato il mostro in prima pagina e hanno costretto una Politica debole e facilmente “influenzabile” a prendere provvedimenti ben oltre la normale prevenzione.
Tutti a casa, scuole teatri musei, bar e luoghi di ritrovo chiusi anche nelle zone non epicentro del virus, manifestazioni rinviate, uffici chiusi conferenze stampa da apocalisse imminente.
Quali sono state le conseguenze era facile immaginarlo, economia a picco, tutti a casa, blocco delle attività di aziende e servizi… oggi e solo oggi cercano di ammorbidire i toni e FINALMENTE indirizzarci verso una opera di prevenzione anti influenzale e non anti PESTE NERA !!
Che dire poi delle chiese chiuse e delle funzioni religione annullate, ma dove sono finiti i frati, le suore e i preti che ancora oggi si dedicano alle missioni per aiutare chi davvero soffre anche di gravi epidemie virali?
Abbiamo perso la bussola e io sono incazzato nero, perché sto finendo questo lungo sfogo e il mio taxi è ancora fermo, perché la mia Milano me l’hanno buttata nel cestino dei rifiuti, perché chi ha gestito questa emergenza non è stato all’altezza e perché i Media e i Social hanno alzato la tensione su una influenza solo un po’ diversa dalle precedenti.
In tutto questo grande circo c’è stato chi ci ha guadagnato (in pochi ma molto) e chi ci sta perdendo (in tanti e molto).
Io sono nel grande gruppo di quelli che perdono e sono incazzato nero.
Claudio Severgnini


2 commenti

  1. claudio, condivido al 100% la tua analisi, e il tuo sfogo, per la nostra milano.
    so che persona sei e che ti stai battendo con tutte le forze come sempre per la tutela del nostro lavoro.
    personalmente spero che da lunedi cambi positivamente qualcosa e che la settimana di carnevale, tipicamente più magra del solito, e influenzata ancor di più negativamente da una folle ordinanza, sia una piccola meteora disastrosa in un anno ancora lungo che vedrà la nostra milano reagire come sempre…
    “milano… il respiro di un polmone solo… milano che come un uccello, gli spari, ma poi riprende il volo.” (lucio dalla – milano)

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