al Prefetto di Milano al Presidente Regione Lombardia al Sindaco di Milano. Milano 6 marzo 2020.
Emergenza “coronavirus” settore Taxi del Comune di Milano.
I rappresentanti della categoria settore taxi, quale servizio di trasporto pubblico essenziale per la mobilità delle persone, non avendo ad oggi ancora ricevuto nessuna convocazione in merito all’emergenza in atto, nonché nessuna specifica disposizione sanitaria per rendere più sicuro il trasporto dell’utenza e l’incolumità degli operatori. Considerato il grave disagio operativo che tutta la categoria accusa a seguito del blocco di buona parte delle attività operative e turistiche.
Chiedono
Ai rappresentanti di Governo, Regione Lombardia e Comune di Milano, ognuno per propria competenza, di attivare tutte le procedure possibili per predisporre aiuti economici immediati e in prospettiva, nonché defiscalizzazioni programmate, al fine di superare questo grave blocco dell’attività . Le richieste qui sotto riportate vogliono essere un sostanziale traccia e contributo alla soluzione delle problematiche in atto, un aiuto diretto alle imprese, sia immediato che in prospettiva, per accompagnare e incentivare anche il riavvio auspicato alla normalità.
1)Abrogazione del costo previdenziale per l’anno in corso, classificandolo quale figurativo. Questo intervento è stato già fatto in passato per altre categorie quali, giornalisti, forze dell’ordine, esercito, lavoratori esposti all’amianto.
2) Sospensione contributi IRPEF/IRES dovuti per il 2020 posticipandoli a saldo nel giugno 2021. di fatto comporterebbe uno slittamento di dodici mesi degli acconti rendendo meno difficoltoso il pagamento dovuto per l’anno in corso, anche perché in questa emergenza non è possibile prevedere il reale reddito per l’anno in corso.
3)Sospensione dell’inserimento dei contribuenti con codice ATECO 493210 soggetti ad accertamento per sforamento dei parametri ISA 2020 Il provvedimento consentirebbe alle imprese artigiane del settore di attuare nella loro dichiarazione fiscale una evidente e logicamente necessaria riduzione di reddito, senza essere conseguentemente assoggettate ad adeguamenti obbligatori che non sarebbero coerenti con la realtà reddituale dei contribuenti.
4) Riduzione imposta IRPEF di 5 punti percentuali, sia per il regime d’imposta semplificato che forfettario. La riduzione di cinque punti comporterebbe un sostanziale aiuto economico immediato se già attuabile per l’anno in corso, ovvero computo redditi 2019.
5)concessione di proroga di almeno 12 mesi per finanziamenti e mutui relativi all’attività, quali acquisto licenza o beni strumentali. Proroga di almeno 12 mesi per ogni altro finanziamento, mutuo, prestito e fido che ponga il debitore in una situazione di insolvibilità involontaria.
6)Per la Regione Lombardia, quale esattore del tributo dovuto, annullamento dei pagamenti della tassa di proprietà dei veicoli per l’anno in corso, con relativo rimborso per chi ha già provveduto al pagamento.
7)Per la Regione Lombardia, deliberare con apposito atto un fondo costante e inalterabile per almeno cinque anni, a partire dall’anno in corso, di contributo a fondo perduto per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale destinati al servizio taxi.
8)Per il Comune di Milano provvedere alla pari di Regione Lombardia a costituire un fondo costante e inalterabile quale contributo a fondo perduto per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale destinato al servizio taxi.
9)Per il Comune di Milano provvedere con fondo separato al contributo per la sanificazione immediata della flotta taxi, mediante strutture proprie o convenzionate, con la messa a disposizione dei dispositivi di protezione personale del conducente e/o passeggero. Tale provvedimento, da rendere obbligatorio per tutte le autopubbliche dovrà essere accompagnato da una importante campagna pubblicitaria e dall’esposizione su ogni veicolo di apposita certificazione.
10) per il comune di Milano, posticipare di almeno un anno l’obbligo della sostituzione dei taxi Diesel Euro 5.
Auguriamo a Milano, la nostra Milano, di ritrovare al più presto il suo ruolo di capitale economica del paese. Purtroppo però, come dice il sindaco Sala, «ci vorrà almeno un anno» prima che la città si riprenda. Una situazione del tutto eccezionale e imprevista, penalizzante per molti ma molto penalizzante soprattutto per chi, come noi, vive di mobilità. Chiediamo quindi di sospendere ogni richiesta di rafforzamento del servizio taxi, compresi i provvedimenti già in essere, perché in palese contrasto con il crollo verticale della domanda e per non gravare ulteriormente un settore già messo in ginocchio dall’epidemia e dai provvedimenti necessari per contenerla. In ultima analisi, visto che, come già riscontrato negli anni scorsi un periodo di stagnazione economica, se non addirittura di recessione comporterà il prevedibile sviluppo di pratiche di abusivismo nel settore, oggi più che mai dannose per gli operatori e per l’utenza, chiediamo al Prefetto di fare riprendere l’iter di completamento del documento di accordo tra Associazioni di categoria , Comune di Milano e questa stessa Prefettura del “protocollo anti-abusivismo” già definito e attualmente ci risulta ancora fermo al vaglio presso la segreteria del Ministro degli Interni.
Cordiali saluti TAM. SATAM. UIL TRASPORTI UGL MILANO. UNIONE ARTIGIANI. UNICA CGIL. URITAXI. ACAI. FEDERTAXI. ORSA TAXI MILANO. LEGA COOPERATIVE. TAXI BLU.4040 RADIOTAXI 8585. RADIOTAXI 6969. TAXISERVICE MILANO.