Caro Colaprico, essendo il sottoscritto giornalista, responsabile clientela e comunicazione di Radiotaxi 02.8585 ma soprattutto orgogliosamente TAXISTA, le scrivo in risposta al suo articolo uscito ieri sulle pagine di Repubblica (Una proposta per aiutare Milano: cari tassisti fate lo sconto, serve alla città)
Premesso che essendo appunto un suo collega so benissimo delle dinamiche editoriali che spingono a scrivere certe cose su un quotidiano vicinissimo alla Giunta Comunale che governa Milano, mi chiedo come lei possa solo pensare di riportare a mezzo stampa un quesito che propone, riporto testualmente, “un piccolo baratto in nome del bene collettivo” che dovrebbe consistere nel baratto/ricatto della non emissione di nuove licenze in cambio di sconti concordati.
Caro Colaprico, io non so dove lei sia vissuto in questi ultimi due mesi, ma so perfettamente dove hanno vissuto i tassisti e cioè in mezzo alla strada, nel senso più letterale.
I tassisti, abbandonati da qualsiasi istituzione e con protezioni autogestite in proprio, malgrado i rischi sulla propria salute e con un crollo del 90% del lavoro, hanno continuato, senza piangersi addosso e senza ricevere applauso alcuno al pari di altre categorie, a dare servizio alla cittadinanza 24h su 24, trasportando medici, infermieri e generi di prima necessita a chiunque ne avesse bisogno, in moltissimi casi addirittura GRATIS.
Lei chiede sconti Sig. Colaprico, ma non mi risulta che il giornale per il quale scrive abbia fatto sconti, non mi risulta che neppure il prezzo del carburante, o delle assicurazioni, oppure delle gomme abbiano avuto sconti e che i tassisti, pertanto, continuano a pagarli a prezzo pieno.
Sulle licenze poi stendo un velo pietoso Sig. Colaprico, perchè se davvero il Sindaco Sala, in un momento di crisi estrema come questo, dovesse pensare ad aumentare le licenze dei taxi, allora sarebbe davvero molto peggio del già funesto aperitivo da lui promosso in via Paolo Sarpi proponendosi come un primo cittadino non all’altezza di valutare un servizio pubblico che dipende da lui direttamente.
Per concludere Sig. Colaprico, vorrei dirle che proprio tramite articoli come il suo che i Radical Chic Milanesi iniziano ad indicare la via, la via tramite la quale la borghesia parte dai ricatti per ottenere ciò che vuole ai danni di un servizio e di una categoria di lavoratori che hanno sempre dato lustro alla città di Milano tutta.
Ci pensi bene Sig. Colaprico.
La vergogna delle vergogne è esattamente questa: offrire ad una categoria stremata di abbassare le tariffe per morire ancora di più di fame. Nessuno può permettersi di inventarsi un’infamità simile in mio nome e per mio conto. NESSUNO! Avete capito anche voi, cari sindacalisti? N E S S U N O !
Sindacalisti ?!
Niente da eccepire, ottima risposta alla “Repubblica” forse ma giustamente troppo diplomatica direbbe il Cobra!
Hai parlato come un dottore.
Vedo che gli sciacalli sono sempre pronti a pasteggiare con caviale e champagne. Per scrivere certe cose bisogna essere pagati bene, ma sappiamo bene a chi è in mano l’editoria, chi la paga e con quale strumento i servi ringraziano i loro padroni.
Io credo che prima di tutto si dovrebbe ragionare sul fatto che siamo delle partite iva, lavoratori autonomi con spese di gestione ed investimenti del caso, non prendiamo sovvenzioni come spesso accade per le testate giornalistiche… quindi chiunque (facendo riferimento alle istituzioni) ci chieda un prezzo fisso, uno sconto per aiutare i cittadini dovrebbe ricordarsi che siamo aziende private… perciò mettere mano al portafoglio, altrimenti per aiutare il cittadino ci ritroveremmo con un inevitabile fallimento delle imprese
Al tavolo della “governance” del gruppo GEdI/Repubblica siedono Nuovi Padroni.
È proprio questo il motivo che spinge certe firme strapagate a fare proposte che si avvicinano molto al populismo più becero.
Non c’è altro modo per giustificare stipendi di varie decine di migliaia di euro.
Per il signor Colaprico, che ben conosce la realtà di Milano, diventa facile individuare e colpire il bersaglio.
Non esiste infatti, altra categoria più inascoltata più bistrattata, più parcellizzata al suo interno e più “odiata” al suo esterno, della categoria taxi! Facile sparare sulla Croce Rossa!!!!
I radical-chic della oramai ex Milano da bere dovranno faticare molto prima di avere la nostra pelle
Non mi risulta che nessuno a livello comune o regione si sia ridotto lo stipendio tanto meno i politici ma mia moglie nn ha ancora ricevuto lo stipendio da CIG noi taxisti nn abbiamo ricevuto nessun aiuto da sala o Fontana come in altre regioni
Bene vi vedo in forma, non sembrerebbe che stiamo passando il periodo che stiamo passando. Detto questo l’ultima delle mie intenzioni è quella di difendere il giornalaccio in questione ma nel caso di specie il giornalista ipotizza un patto tra Il sindaco, che quando avrà letto l’articolo sarà trasecolato ed i tassisti sull’ipotesi di un eventuale scambio, della serie fate lo sconto e il Comune non emetterà nuove licenze. Perché dico che il sindaco sarà caduto dalla sedia? Perché il patto di non mettere licenze era già scattato nell’ultimo incontro dei nostri con Granelli a fine febbraio in cui si era stabilito: niente licenze ma apertura seconde guide. Tutto poi saltato ovviamente per gli ovvi motivi. Quindi state tranquilli nessuna guerra in vista, anzi si perché la guerra è contro la fame ed è a questo che mi riallaccio per suggerire a chi ritiene addirittura oltraggiosa l’idea di fare qualche sconto, di scendere a più miti propositi perché credo che alla fine contrariamente a ciò che chiede il giornalista e cioè di fare lo sconto per aiutare la città, la verità è che lo sconto potrebbe aiutare noi. Se non lo abbiamo ancora capito è giusto che ci si purghi ancora per una quindicina di giorni in queste condizioni poi se ne riparla.
Infatti il giornalaio in questione ha dato aria ai denti giusto per creare scalpore e vendere qualche copia in più. D’altronde li pagano un tanto a parola.
Bravo Marco!!!!!! Il nuovo pornoquotidiano di lapo Ciccio capo comincia bene la sua nuova storia!!!! Perché non ci propongono di acquistarlo con lo sconto del 90 per cento!!!!!!! IDROFOBI!!!!!
In effetti, alcuni ai posteggi si allenano nel trovare soluzioni su come non lavorare, piuttosto che sul come far salire le persone sul taxi. Forse ancora un po’ di bagnomaria farà bene… Se in questo periodo unico, eccezionale (e spero irripetibile) nella storia recente, ci fosse modo di portare a casa qualche euro non farei troppo il prezioso. Come dice Vasco “l’orgoglio… ne ha rovinati più lui del petrolio”.
…..voglio ripetermi e rispondere al giornalista…. LE TARIFFE SONO GIA’ CALMIERATE PER ASSENZA DI TRAFFICO …PRATICAMENTE VIENE APPLICATO SOLO L’INCREMENTO A CHILOMETRO E IN MANIERA POCO RILEVANTE L’INCREMENTO A TEMPO ….N O N C I S O N O C O D E O I N G O R G H I….” TE CAPI’ FACIA DE M***A” (non e’ un insulto ma citazione dal film “La grande guerra ” ..Gassman milanese destinato al plotone d’ esecuzione che apostrofa l’ufficiale austriaco)
Nei video registrati al posteggio in centrale, il Sindaco stesso ha ammesso che il rilascio di nuove licenze da qui a medio lungo termine sarebbe insensato, c’è solo da augurarsi che alle parole corrispondano i fatti
massimo 35 lo ha già capito, adesso aspettiamo gli altri. Per intanto buone vasche a tutti-
Bravo Davide, forse tu hai conosciuto mio padre “il” Gaetano, come appunto lo chiamavano i colleghi. Ha fatto tante lotte per i colleghi e qualcosa é rimasto del suo. Avrebbe voluto fare avere ai tassisti un agevolazione del 50% sul carburante e sull’acquisto dell’auto e dei suoi componenti (tutti gli accessori dietro) come succede all’estero. Purtroppo non c’è riuscito per le lobbi del mercato (speriamo di riuscirci noi… prima della fine del mondo). I nostri prezzi sono imposti dal Comune e Regione, quindi il tassista non può fare niente, quindi il sig. Colaprico, dovrebbe prima informarsi bene delle cose e poi usare il cervello, ma si sa non tutti i giornalisti lo sanno usare, come te Davide. Pino Misuraca
Ma se faccio 0 corse in 4 ore , ci devo dare indietro i soldi a qualcuno?
Colleghi scusate,io penso che quando non c’è ne non c’è ne. Adesso si fanno 3/4 corse al giorno, anche se ne facessimo 7/8 al giorno cambierebbe poco.A mio parere i nostri rappresentanti dovrebbero insistere di più su agevolazioni fiscali ed economiche mirate per la nostra categoria , fino a quando almeno non si vedrà una parvenza di normalità. Stare in piazza per 30 € al giorno è molto dura, almeno sapere che nessuno ti porta via la casa ti addolcirebbe un po la pillola….
Beh tra 4 e 8 praticamente è il doppio scusate se è poco. Comunque vedo che la frutta non è ancora matura. Ci sentiamo dopo l’agonia di domani.