Come riporta il Corriere la nuova ordinanza di Regione Lombardia recita: “Nessun obbligo di distanziamento nemmeno sui taxi e i veicoli a noleggio con conducente per i componenti della stessa famiglia e per i gruppi «già pre-organizzati»“, che per la verità l’ordinanza è un po’ criptica. D’altronde quando si tratta di taxi siamo abituati alla confusione.
A questo punto le domande che sorgono sono queste:
Se non c’è obbligo di distanziamento sul taxi, vuol dire che posso caricare passeggeri come in tempi “normali”, cioè senza limitazioni?
E se la regola vale per “i componenti della stessa famiglia e per i gruppi «già pre-organizzati»”, come faccio ad appurarmene? Ho bisogno di una dichiarazione scritta dei passeggeri, o basta che me lo dicano?
Ma se io non faccio parte della stassa famiglia/gruppo pre-organizzato, come devo essere conteggiato? Posso stare vicino al passeggero seduto di fianco a me se non è mio fratello/compagno…?
Il divisorio anti-fiato che il 95% dei taxi monta, serve ancora? Se sì, com’è possibile che serva se si può sedere qualcuno di fianco al tassista?
Se dopo tutti questi dubbi dovessi rifiutarmi di caricare la quarta persona (che dovrebbe sedersi di fianco a me) sarei passibile di deferimento alla commissione disciplinare con conseguente sospensione della licenza per almeno un mese? (Solo per la prima volta, poi alla seconda volta in 5 anni si rischia la revoca della licenza).
E poi l’ultima domanda che viene ogni volta che si legge di una qualche decisione sui taxi: QUALCUNO HA INTERPELLATO I DIRETTI INTERESSATI PRIMA DI EMETTERE QUESTO PROVVEDIMENTO? E’ STATO DISCUSSO COI SINDACATI DEI TAXI? A naso direi di no!
Scusate una riflessione di carattere generale ma se questo vale per i Taxi è gli ncc, un passeggero seduto al fianco del conducente è decisamente a meno di un metro di distanza.
Ed allora perché questo non può valere per i ristoranti, per i cinema, per i teatri etc etc forse la salute di un tassista vale meno delle altre????
Se la risposta è No allora, scusate la mia ignoranza, perché non togliere questi limiti anche ad altre realtà, forse si tornerebbe anche ad avvicinarsi ad uno stato di normalità che aiuterebbe a far ripartire anche il lavoro che oggi non c’è più.
Ma quando la finiranno di prenderci in giro???????
Ma non esiste una cosa del genere…..
La Lombardia madre dell epidemia diffusa dalla Cina in Italia si comporta cosi…sulle spalle della nostra salute.
Veramente complimenti !!!
Questi stanno dando i numeri.
Stefano _Milano Civ.1680
Cari colleghi, qui si tratta di salute quindi mi sembra che sia arrivato il momento di rivolgere queste domande alle nostre associazioni ,sindacati ecc.ecc. in modo diretto.. credo abbiano degli uff.dove andare..sono Obbligati ad ascoltarci .i messaggi che scriviamo li ignorano come hanno sempre fatto. Sono impegnati a contare le tessere di chi ancora le prende poi ora e,’ periodo di vacanze