lanazione.it I senesi amano i cavalli. Ma adorano in realtà tutti gli animali. Affetto – e rispetto – lo dimostrano nella vita di tutti i giorni. Accade così che un tassista, dal cuore d’oro, decida di fare un servizio straordinario trasportando urgentemente un cane che aveva avuto un malore in Banchi di sotto e che non riusciva a muoversi. “Anche io ne ho uno di 16 anni e mezzo – racconta Marino Betti che guida il taxi n.9 – e fa parte della famiglia. Non potevo dire no, anche se questo servizio non è certo previsto”. E’ stato lui, babbo del famoso Matteo Betti, atleta d’oro della scherma paralimpica, il protagonista del salvataggio insieme agli uomini delle Volanti della polizia.
Un caldissimo sabato di agosto. Centro storico bollente. Anche gli animali soffrono per le temperature elevate, non solo le persone. Un cane di grossa taglia non ce la fa più. E si distende per terra, in Banchi di sotto. Sta male. Non riesce ad andare avanti. I proprietari del pastore tedesco, che ha 12 anni, chiedono aiuto. L’animale respira a fatica. E la clinica veterinaria contattata dalla coppia laziale non svolge servizio di trasporto. Bisogna fare in fretta ma non si riesce a trovare la soluzione per portarlo in una struttura e poterlo curare. Anche perché sfortuna vuole che la macchina del proprietario si trovi fuori Porta Pispini. E lì il pastore tedesco proprio non ce la fa ad arrivare. Gli uomini delle Volanti provano ad aiutare il cane che si è accasciato all’altezza della pizzeria all’angolo di Calzoleria. Insieme ad alcuni passanti rinfrescano l’animale. Gli danno da bere. Poi la svolta: forse un taxi può risolvere la situazione.
“Ho trovato gli agenti sul posto, il cane che era in terra. Non siamo un servizio che svolge certe funzioni. Però alla fine, vedendo che non si poteva fare altrimenti, ho detto ‘proviamo’. Così – racconta Marino Betti – l’hanno sollevato di peso. Non è che fosse felicissimo, così la proprietaria gli ha dato un wurstel. Alla fine ce l’hanno fatta a sistemarlo in bauliera. Avendo un monovolume i proprietari potevano così accarezzarlo durante il tragitto per tranquillizzarlo. La coppia aveva anche un altro cagnolino, di piccola taglia. E’ salito a bordo anche lui, naturalmente”. Betti li ha portati fuori Porta Pispini dove avevano lasciato la macchina con cui è stata poi raggiunta la clinica veterinaria. “Uno strappo alla regola – conclude il tassista – , la polizia mi ha ringraziato perché altrimenti non se ne veniva a capo”. La questura parla infatti di “ammirevole sensibilità”.
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