ilgiorno.it Via ai Covid Taxi. C’è l’accordo tra il Comune e l’Areu, cioè l’Azienda regionale emergenza urgenza. Nella determina di Palazzo Marino che segue alla delibera che ha approvato le linee-guida, si parla di un “Progetto di trasporto sanitario semplice per persone con un’infezione accertata o sospetta di Covid-19 ma asintomatici o paucisintomatici (“Progetto trasporti protetti da pronto soccorso”)”.
In pratica si tratta di utilizzare le auto bianche, ma su base volontaria, per trasportare i positivi sopradescritti dai Pronto soccorso degli ospedali Policlinico, Niguarda, San Carlo, San Paolo e Sacco fino ai rispettivi domicili o ai Covid hotel, in tutta sicurezza. Il servizio scatterà domani e durerà 10 giorni ma è prorogabile se ce ne fosse il bisogno. Il 24 novembre il progetto è stato presentato alla Commissione di monitoraggio taxi e le rappresentanze dei tassisti hanno formulato richieste di chiarimenti e osservazioni. In primis sulla sicurezza delle corse. Naturalmente i tassisti dovranno indossare tutti i dispositivi di sicurezza (mascherine e guanti) e dovranno avere massimo 50 anni di età per ridurre al minimo il rischio sanitario. Le auto bianche impiegate nel servizio, inoltre, dovranno essere utilizzate in modo esclusivo, essere riconoscibili (adesivi di Areu) e provviste di divisorio tra il vano posteriore e anteriore del veicolo e almeno di un dispenser per la disinfezione della cute. Al termine di ciascuna corsa il veicolo deve essere idoneamente sanificato. “Il taxi – si legge ancora nelle determina – non potrà in alcun modo tornare a svolgere servizio ordinario prima della consegna all’Ufficio Autopubbliche della certificazione relativa all’avvenuta sanificazione del mezzo, rilasciata da un soggetto autorizzato”.
Nota di Taxistory: evidentemente chi decide unilateralmente questi “doveri” dei tassisti si dimentica che il Prefetto di Milano ad aprile disse: “Ferma restando la valutazione propria dell’Autorità sanitaria, i “positivi”, anche in caso di dimissioni ospedaliere, non possono utilizzare i mezzi adibiti al servizio pubblico, compreso il servizio taxi” (ilgiorno.it/milano/cronaca/coronavirus-mezzi-taxi-1.5117577), cosa sia cambiato nel frattempo non è dato sapere. Vedremo le reazioni dei sindacati taxi.
….dalla peste del 1630 al covid 2020 ….un epigono del monatto: il TASSISTA !!!
Quando si tratta di prendere decisioni unilaterali e di comodo , il comune di milano e sempre in prima linea. Al di la del fatto che la categoria andava informata prima della firma dell accordo, i rischi per il conducente sono sempre alti.inoltre i costi di disinfezione su chi cadono ? Voglio sperare che questa assurdità venga rispedita al mittente , anche se su base volontaria del servizio. Questa è l’ ennesima mancanza di rispetto nei nostri riguardi. Cose da pazzi .
Io lo farei, dapo che sono appena guarito dal covid ed ho quindi gli anticorpi, ma non posso perché ho più di 50 anni. Ritengo l’iniziativa valida, ma come sempre studiata male…
Commenti al genio della pensata. Ho una proposta migliore : Che vengano usate le pattuglie dei vigili urbani e delle forze dell ordine.
Scusa Marco, ma all’articolo pubblicato manca la parte riguardante la parte economica che spetta ai tassisti che è pagata da Areu.
Mi sembra importante per avere un quadro più completo della proposta
Il corrispettivo del servizio sarà determinato sulla base dal tassametro, in funzione delle corse effettuate. Qualora tale importo, su base giornaliera, fosse inferiore a 150 euro, sarà riconosciuto da Areu al tassista un importo forfettario, sino a un massimo di 150 euro, comprensivo del corrispettivo derivante dall’applicazione del tassametro ad ogni corsa, per sostenere i costi connessi alla resa disponibilità del mezzo per tale servizio, tra cui i costi di sanificazione del veicolo. Il corrispettivo sarà erogato direttamente da Areu ai tassisti tramite fattura elettronica.
Scusa Marco, ma all’articolo pubblicato manca il riferimento alla parte economica spettante al tassista.
Mi sembra importante per avere più chiaro il quadro della vicenda
Quindi si perderà una mezza giornata per una corsa da 8 euro e poi voglio vedere con gli adesivi quanti saliranno su quel taxi.
Il taxi non è un mezzo di trasporto sanitario mobile, questa è una proposta fuori legge.
Per trasportare soggetti virulenti, bisogna avere attrezzature sanitarie di isolamento fisico , tipo scafandro con mascherine professionali.
I lettighieri delle ambulanze professionali , sono coperti da leggi che gli certificano in caso di malattia dovuta alla professione, la cosiddetta causa di servizio, che va da un’indennità o addirittura la pensione di inabilità in casi estremi.
Agli operatori sanitari gli viene corrisposto, in caso di malattia dovute a cause di servizio, indennità, e percepiscono per il periodo della malattia l’intero stipendio fino al rientro in servizio.
Spero di essere stato chiaro, se poi c’è qualche collega che vuole fare carne dà macelleria, per il comune di Milano , sì faccia avanti.
Sergio Sierra 67