milanotoday.it Circa 32 mila buoni taxi sono stati utilizzati tra il 18 agosto e il 31 dicembre 2020, per oltre 40 mila iscritti al sistema grazie al quale diverse categorie di cittadini hanno potuto utilizzare l’auto pubblica a tariffe agevolate a Milano. Il servizio, regolato su base mensile, nel corso dei mesi ha registrato una crescita esponenziale: ad agosto sono stati richiesti 524 voucher, a settembre 2.537, a ottobre 3.171, a novembre 5.896 e a dicembre 28.197 (ancora da conteggiare l’utilizzo dei primi 15 giorni di gennaio), segno che il servizio, una volta conosciuto, si è largamente diffuso fra i cittadini che lo hanno apprezzato.
Prossimamente i buoni taxi torneranno: il Governo, col decreto milleproroghe, ha stanziato appositamente dei fondi, a cui si aggiungono circa 314 mila euro non utilizzati rispetto ai 700 mila euro stanziati direttamente dal Comune. Ma varieranno i criteri di accesso.
Statistiche d’uso
Finora hnno potuto richiedere il voucher taxi tutti i residenti a Milano con più di 65 anni, le persone con il 65% di disabilità, le donne che dovevano spostarsi tra le ore 18 e le 6 del mattino, i minori residenti a Milano e i loro genitori, donne in gravidanza, persone in terapia salvavita. Inoltre, il personale sanitario che comprende medici, infermieri, farmacisti, Oss, Asa e tecnici sanitari operanti in tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie milanesi, in strutture ospedaliere site sul territorio del Comune di Milano oltre che presso gli ospedali San Raffaele e Humanitas oppure che siano residenti a Milano.
Fra le categorie aventi diritto, i buoni taxi sono stati richiesti da 4.619 persone con più di 65 anni, 3.870 persone in carico alla direzione Politiche sociali (anziani e disabili fragili), 3.221 donne, 867 persone con disabilità, 403 tra farmacisti, medici, infermieri, operatori sanitari residenti a Milano e 560 solo operanti a Milano, 225 minori e genitori, 180 donne in gravidanza e 21 persone sottoposte a terapie salvavita. Per i buoni taxi era stato definito un contributo pari al costo complessivo della corsa per le persone over 65 e disabili in situazione di particolare fragilità, secondo la valutazione della direzione Politiche Sociali. Per quanto riguarda invece tutte le altre categorie il contributo era sempre di 10 euro massimo per ciascuna corsa in taxi – effettuata con carta di credito, carta di debito (bancomat) o carta prepagata intestata al soggetto richiedente – per un massimo di due utilizzi al giorno.
Nuovi criteri
“Il bonus taxi ha una funzione importante, per questo lo stiamo riorganizzando secondo nuovi criteri definiti dal decreto nazionale – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli -. In settimana è già previsto un confronto con le categorie taxi cui seguirà una delibera di Giunta per la definizione del sistema. Prevediamo anche una semplificazione nelle modalità di erogazione alla luce dell’esperienza maturata in questi mesi. I numeri ci dicono che vi è stato un incremento progressivo significativo e soprattutto a partire da novembre e dicembre, con decine di migliaia di buoni erogati, è evidente e che il bonus taxi ricopre una funzione importante, è importante continuare nei mesi tra febbraio a giugno, quando sono spendibili le risorse nazionali”.
Il decreto modifica leggermente i criteri evidenziati per individuare i destinatari del bonus taxi: prevede che i buoni siano destinati a persone fisicamente impedite o comunque a mobilità ridotta, con patologie accertate, o persone appartenenti a nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19, o persone in stato di bisogno, tutte esclusivamente residenti nel Comune di Milano. Il nuovo bonus consentirà di erogare un contributo pari alla metà del costo della corsa.