I dimenticati. Di Xavy Ge 13


Ogni giorno viviamo con estrema amarezza la sensazione di essere stati assolutamente dimenticati. Dimenticati, abbandonati, ignorati e trascurati da tutte le Istituzioni, da chi ci amministra e da chi ci dovrebbe rappresentare. Dimenticati dalla Regione e dal Comune di Milano che anziché avvalersi della nostra esperienza che matura giornalmente, per migliorare la mobilità urbana hanno adottato una serie di provvedimenti che ci vedono  pesantemente penalizzati. Difatti l’abolizione del pagamento della sosta e la sospensione del pagamento dell’Area C hanno portato un aumento esponenziale del traffico privato in tutte le ore della giornata. Se poi aggiungiamo la realizzazione alquanto bizzarra e senza nessun criterio di programmazione di pericolosissime piste ciclabili (che andrebbero separate e protette dal traffico automobilistico)si arriva alla conclusione che la città, nonostante la parziale ripresa delle attività, è perennemente bloccata.

Sappiamo che il pennello è lo strumento ideale per dare sfogo alla propria creatività.  Diventa perciò facile ironia dire che è stata usata molta creatività nel disegnare sull’asfalto di parecchie e importanti arterie di scorrimento una banale striscia bianca. Il restringimento della carreggiata di queste strade ha ridotto drasticamente la  velocità commerciale, penalizzando l’utilizzo del taxi, ma cosa ancor più grave è che l’aria risulta pressoché irrespirabile per buona parte della giornata. L’ unico provvedimento adottato per aumentare la domanda di taxi, mi riferisco al voucher, si è rivelato un autentico fallimento sia per l’insufficienza di risorse sia per la procedura alquanto farraginosa che deve affrontare chi ne può beneficiare.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo passato altri periodi di crisi e noi ci siamo sempre dimenticati di chiedere aiuti di Stato, aiuti o ripianamenti che non dimentichiamolo, foraggiano i  nostri principali concorrenti cioè le varie Aziende Municipalizzate. Nella situazione in cui siamo abbiamo ricevuto solo qualche mancetta, due spiccioli, ristori assolutamente insignificanti se non ricordiamo a coloro che se ne sono dimenticati che Noi siamo un servizio pubblico!!!
Aiuti a destra e a manca, provvedimenti per incentivare l’utilizzo delle biciclette e dei monopattini, abolizione di strumenti che andavano a disincentivare l’utilizzo dell’auto privata mentre, per noi, per il nostro lavoro, per la qualità oltre che per la quantità di esso, assolutamente nulla. In quasi tre decenni di esperienza non ricordo, e non ricordo non perché dimentico, la realizzazione di una sola corsia preferenziale o l’abolizione di un qualunque divieto di svolta atto ad agevolare e migliorare il nostro lavoro.
Abbandonati a noi stessi durante le interminabili attese ai posteggi vagoliamo nei nostri pensieri nella speranza di un futuro che si prospetta tutt’altro che roseo.
Dimenticati da tutto e da tutti ci ricorderemo  quando si andrà alle urne!!!

7 commenti

  1. …premesso che i lamenti di una categoria ferita e prostrata inspiegabilmente non trovano interlocutori nelle istituzioni che colpevolmente assistono impassibili alla nostra agonia mi permetto di fare 2 considerazioni : la prima e che si continua a cadere nell’equivoco che ha accompagnato da decenni la nostra attività: NOI NON SIAMO E NON SIAMO MAI STATI UN SERVIZIO PUBBLICO PROPRIAMENTE DETTO , un decreto del 1977 ci annoverava addirittura tra i mestieri ambulanti tra saltimbanchi e lustrascarpe, …..Noi oggi svolgiamo un SERVIZIO DI PUBBLICA UTILITA’ organizzato e disciplinato COME un servizio pubblico perchè interessante la collettività…..impropria è la definizione di trasporto pubblico non di linea in quanto derivante dal linguaggio corrente e difatti coerentemente i servizi pubblici sono dati in CONCESSIONE mentre le nostre sono LICENZE….vi e’ una ricca giurisprudenza in merito con pronuciamenti di giustizia ordinaria ,TAR, Consiglio di Stato che invito a leggere prima di scrivere inesattezze che non aiutano…non mi dilungo poi sul rapporto negoziale che si instaura col cliente ,di stampo prettamente privatistico se pur regolamentato…….orbene ma veniamo alla seconda considerazione che mi sta più a cuore CERCHIAMO NOI DI ESSERE PIU’ PROPOSITIVI E INDICARE UNA STRADA DA PERCORRERE
    ANCHE SE QUESTA PUO’ ESSERE INSIDIOSA E DI DIFFICILE PRATICABILITA’…IO VEDO QUESTA SITUAZIONE :OFFERTA TAXI SOVRADIMENSIONATA DA QUI AI PROSSIMI ANNI E DOMANDA STAGNANTE , URGE RIEQUILIBRARE QUESTI PARAMETRI CON SACRIFICI EQUAMENTE DISTRIBUITI TRA GLI ATTORI PRINCIPALI SIANO TASSISTI CHE ISTITUZIONI,APRIAMO UN DIBATTITO SENZA PRECONCETTI SU IL
    TAGLIO( r e v o c a ) DELLE LICENZE, PARLIAMO DI INDENNIZZI ,PENSIONAMENTI (PER RAGGIUNTI LIMITI DI ETA’), PRE-PENSIONAMENTI O ACCAMPAGNAMENTI ALL’ ABBANDONO DELL ‘ATTIVITA’ offrendo incentivi e promuovendo iniziative atte a dare una qualche speranza di sopravvivenza a coloro che rimangono sul mercato.

  2. Non dimentichiamoci delle fantastiche trovate che il comune ha perpetrato in questi anni di scellerata amministrazione alle prossime elezioni comunali. Tutti coloro che vivono a milano vadano compatti a votare contro la rielezione di questo sindaco . Solo così si potrà sperare di avere un interlocutore che ci ascolti . Speriamo nel centrodestra , che offra dei candidati che possano vincere , altrimenti saranno altri anni di purga . Okkio a draghi mister liberalizzazioni questo è molto pericoloso.

  3. Ultimi 30 anni . Preferenziale lodi Loreto e svolta viale Piceno cso Xxii marzo direzione Linate. Le giunte hanno fatto molte stupidaggini, ma vittimizzarsi in questo modo è ingiusto e poco dignitoso

  4. Il mio è semplicemente un monito diretto a chi ci amministra e un’analisi volta a raccontare(spero nel miglior modo possibile) ciò che viviamo giornalmente. Non si tratta di fare vittimismo e non spetta a me prendere decisioni ma se ci accontentiamo di una preferenziale ogni venticinque anni siamo messi proprio bene!
    Ogni giorno che esco a lavorare lo faccio sempre con la massima dignità, dignità che non perdo mai ma dignità che vedo sempre più svilita a causa del contesto in cui lavoriamo.
    Dignità, evidentemente, che non tutti possono dire di avere.

  5. Sono perfettamente d’accordo al comune e allo stato di noi non frega un c…o salvo quando devono intascare tasse e prebende varie , inoltre se possono gettare vagonate di m…a sulla categoria lo fanno con piacere . Denunciare tutto quello che non va bene del nostro lavoro e più che dignitoso , per nulla dignitoso invece è la maniera in cui veniamo trattati !!!

  6. Fa bene Xavi ge 13 a denunciare il modo schifoso in cui ci trattano e ci fanno lavorare , ci vorrebbero più persone che fanno lo stesso , portando a chi di dovere queste lamentele , visto la bella situazione in cui siamo ormai da molti anni la dignità del proprio lavoro si difende
    Così , altrimenti saremo sempre più considerati solo dei paria . ( schiavi ) .

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