Governo nuovo, medesima incertezza. Assolutamente senza critica preventiva alcuna sulla competenza del nuovo Governo “semi tecnico”, vero è che alcune situazioni rimangono stagnanti e alcune domande purtroppo ancora senza risposta. prima tra tutte quella riguardante la ripresa di quella normalità che manca a tutti ormai da un anno.
Nel corso dell’ultimo week end, complice S. Valentino e la zona gialla, si è percepita una positività fatta di ristoranti pieni e di strade e negozi affollati, sensazione poi scemata con l’avvisaglia di un nuova possibile chiusura del tutto; senza nulla togliere alle capacità altrui, sarebbe forse meglio che prima dei comunicati stampa, i medici parlassero con Ministri e Assessori di riferimento cosi da non creare algoritmi di emotività nella popolazione pari alle onde di un mare in tempesta.
Stesso discorso nel merito dello smartworking, deleterio sistema di lavoro con critica (purtroppo) subito ritrattata dal vertice politico di riferimento, già in passato belligerante paladino dell’inadeguatezza di buona parte del settore del pubblico impiego. In sintesi, magari partendo dalle linee guida tracciate dal Premier al Senato, speriamo possa esserci anche per chi fa impresa, un barlume di speranza e di possibilità programmatica senza la quale, a parte una soddisfazione da telegiornale legata allo spread, non si va da nessuna parte.