milanotoday.it Non solo bus, tram e metro, a incrociare le braccia per lo sciopero di venerdì 26 marzo a Milano sono anche i tassisti, che con un lunghissimo serpentone in centro hanno voluto protestare contro le misure, a loro detta insufficienti, che il governo ha previsto per un settore che come molti altri sta affrontando una profonda crisi.
Dalla mattina di venerdì il serpentone di taxi è partito da Stazione Centrale a passo d’uomo e con un accompagnamento sonoro a base di prolungati colpi di clacson, per snodarsi nel centro cittadino con un passaggio anche sotto il Pirellone, sede del consiglio regionale lombardo.
La manifestazione, che nel capoluogo lombardo non ha provocato particolari disagi alla circolazione, si è svolta in contemporanea anche in altre grandi città italiane per chiedere un intervento del governo Draghi a favore della categoria.
Oltre ai mezzi pubblici a Milano – dove le metro sono chiuse – venerdì un’altra agitazione vede protagonisti i rider che sospenderanno le consegne di cibo a domicilio chiedendo maggiori diritti e tutele. Ai milanesi i fattorini del cibo hanno chiesto solidarietà: per questa giornata l’appello è di sospendere tutte le ordinazioni sulle maggiori piattaforme quali JustEat, Deliveroo, UberEats e Glovo.