firenze.repubblica.it “La situazione è tragica, il comparto sta soffrendo perdite del 90%, il Governo deve stanziare dei ristori nel breve periodo, a Firenze non ci sarà ripresa, con l’assenza del turismo non si lavora. Finora gli aiuti sono stati assolutamente insufficienti e inadeguati”. I tassisti si sono ritrovati formando un lungo serpentone per le strade della città, poi in presidio sotto Palazzo Vecchio. Chiedono l’istituzione di un fondo nazionale di 800 milioni di euro per il sostegno del settore, che solo nel capoluogo toscano conta 700 lavoratori, la sospensione di mutui e leasing, un anno bianco fiscale e contributivo.
“Se continua così, non sarà l’ultima protesta”, assicurano dal sit-in, dopo l’adesione alla mobilitazione nazionale promossa da Acai taxi, Cna taxi, confartigianato taxi, fast-confsal, Legacoop, Sna casartigiani, Silt, Tras, Unica taxi Cgil, Uri, Uritaxi. La categoria, spiega Roberto Cassigoli di Unica taxi Cgil, “continua a patire una mancanza di lavoro tremenda”. I ristori del governo “sono insignificanti, con misure peraltro annunciate e mai realizzate.
Il settore, invece, ha bisogno di sostegni veri per sopravvivere, sperando torni presto il lavoro”. Quello che non c’è neppure ora, con le prime riaperture e la toscana in zona gialla: “in assenza del turismo internazionale per noi è come essere in fascia ultra rossa”. Lo dimostrano le percentuali di reddito segnalate da Cassigoli: “In questo periodo dell’anno siamo intorno al 12-15% di quello tradizionale. E le spese corrono tutte”.
Oggi, spiega al megafono Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, “siamo qui per richiamare il governo alla proprie responsabilità. C’è chi ha avuto 200 euro di ristori al mese, chi neppure quelli. Di fatto, da 14 mesi a questa parte, siamo abbandonati a noi stessi”. E avverte: “Se qualcuno pensa che saremo carne da macello per le grandi multinazionali, per le app trasportistiche, ha fatto male i conti”. Al termine del presidio sei tassiste saranno ricevute dal prefetto, Alessandra Guidi. Tra le richieste della manifestazione, l’istituzione di un fondo nazionale da 800 milioni per il 2021; la sospensione e proroga di mutui, leasing e finanziamenti; un biennio bianco fiscale e contributivo (2021-22). Le categorie, inoltre, sono in contatto anche le amministrazioni locali per sviluppare alcune misure, come i buoni taxi o un possibile intervento sul trasporto pubblico locale, che sostengano la ripartenza.
Giovedì 29 aprile si sono svolte manifestazioni di tassisti in diverse città d’Italia: Roma, Napoli, Milano, Torino, Bologna e altre.