roma.corriere.it I tassisti lamentano anticipi fino a 600 euro per le corse scontate del 50 per cento (a usufruire dell’incentivo donne sole, over 60, disabili, giovani tra i 18 e i 26 anni), ma dal dipartimento Mobilità assicurano: «Entro 20 giorni le somme verranno liquidate».
È scaduto il 31 dicembre l’incentivo dei buoni taxi per alcune categorie di utenti (donne sole, persone con disabilità, ultra sessantenni e giovani tra i 18 e i 26 anni), messo in campo dal Comune attraverso i fondi stanziati dal governo, 6,5 milioni su scala nazionale. E però, i conducenti delle auto bianche lamentano di non aver ancora ricevuto dall’amministrazione i rimborsi delle somme anticipate sotto forma di sconto del 50 per cento sul costo della corsa (il passeggero, dopo essersi registrato tramite Spid sul portale del Campidoglio e aver scaricato l’app, poteva usufruire dell’agevolazione a patto che il pagamento venisse effettuato con carta di credito o bancomat). Il consuntivo ammonterebbe, nel complesso, a 500 mila euro e molti tassisti sarebbero in attesa di vedersi restituire somme fino 600 euro (la media è di circa 200), a fronte della decurtazione.
Per Nicola Di Giacobbe (Unica Cgil) l’iniziativa è stata un «flop» vuoi per la scarsa pubblicità, vuoi perché il Comune si è mosso in ritardo: «I buoni sono stati messi in circolazione a novembre, con tempi strettissimi, e l’organizzazione ha mostrato parecchie falle. Molti tassisti si sono messi a disposizione, ma non hanno ancora ricevuto alcun rimborso». Un altro punto debole, a suo avviso, riguarda il fatto che a usufruire dell’opportunità sono stati gli utenti abituali dei taxi, in particolare all’interno del centro storico, mentre l’adesione è stata bassa nei quartieri periferici, meno serviti dai mezzi pubblici, dove invece l’incentivo avrebbe dovuto attecchire: «Lo scopo doveva essere incrementare il servizio in alternativa all’auto privata e agli autobus strapieni, di intercettare le fasce deboli, ma i risultati dicono altro e bisogna correre ai ripari».
Andrea Di Mattia, responsabile del settore taxi per Fit-Cisl Lazio, trae invece un bilancio positivo – a beneficiare dei bonus sono stati soprattutto donne e anziani – ma ritiene che il meccanismo sia troppo farraginoso: dalla procedura, non proprio intuitiva, di registrazione sul portale di Roma Capitale, alla trafila per ottenere i pagamenti che passa attraverso l’Agenzia per la Mobilità, il dipartimento Mobilità e la Ragioneria del Comune: «Una trafila che dilata i tempi per ottenere il rimborso fino a quattro mesi, abbiamo chiesto all’assessore Patanè (Eugenio, responsabile dei Trasporti, ndr) di semplificare».
I sindacati condividono, inoltre, l’istanza di prorogare i buoni almeno per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, ipotesi che l’amministrazione starebbe valutando.
Sulla stessa linea il Codacons che, a ridosso della scadenza, ha scritto al sindaco per chiedere il rinnovo: «L’iter per accedere al servizio dovrebbero essere più snello – sottolineano dall’associazione dei consumatori – , invece dell’iscrizione sul portale tramite Spid si potrebbe utilizzare il call center del Comune, in particolare per le categorie che hanno meno dimestichezza con gli strumenti digitali».
Dal dipartimento Mobilità assicurano che la determina di liquidazione è stata firmata e che diventerà esecutiva tra una decina di giorni: «In un paio di settimane, venti giorni al massimo, verranno erogati i pagamenti».