ilgiornale.it Il bonus era stato pensato per favorire gli spostamenti in taxi nelle grandi città. I tassisti di Roma non hanno ricevuto il rimborso e ora vantano crediti col Comune per quasi 500mila euro. Il bonus taxi? Un flop totale. Stando a quanto riporta un articolo del quotidiano Il Tempo, i tassisti della Capitale non avrebbero incassato un solo centesimo di rimborso ritrovandosi, a quasi due anni dal lancio dell’iniziativa, crediti del valore complessivo di 500mila euro con il comune di Roma. Fratelli d’Italia ha già presentato una proposta al sindaco Gualteri per rimodulare il servizio e provvedere al pagamento dell’insoluto ai conducenti delle auto bianche.
Il bonus
Il bonus era stato pensato per favorire gli spostamenti in taxi e auto a noleggio nelle grandi città delle persone con deficit motorio, over 60 e famiglie versanti in condizioni economiche disagiate. Nello specifico, l’agevolazione prevedeva lo sconto del 50% sul costo della corsa per ogni utente registrato sul portale dell’agenzia Roma servizi per la mobilità. Il voucher, del valore complessivo di 200 euro, era spendibile per i trasferimenti in taxi o Ncc fino a un massimo di 20 euro per ogni singolo viaggio (non più di 4 al giorno). Ovviamente, per questioni di tracciabilità, il pagamento doveva essere effettuato dal cliente rigorosamente con bancomat o carta di credito.
Il flop
L’iniziativa è stata un disastro totale. A pagare dazio sono stati i tassisti della Capitale che sono ancora in attesa del rimborso. “Un mese, due mesi, tre mesi di attesa, così non è sostenibile – spiega Loreno Bittarelli, presidente Uri e Radiotaxi 3570 al quotidiano romano – Il governo ha dato la possibilità di prorogare questo incentivo, ma i tassisti a queste condizioni neanche le vogliono prendere queste corse”. Secondo Bittarelli, i soldi non arrivano perché “c’è un rimpallo di responsabilità tra Roma servizi per la mobilità, il dipartimento Mobilità e la Ragioneria del Comune”.
Il direttivo romano di Fratelli d’Italia si è fatto carico dell’incombenza sollecitando il sindaco Gualtieri a rimodulare il servizio e provvedere al pagamento degli insoluti. “Occorre rivedere l’iter di iscrizione e di erogazione dei buoni, andando incontro alle categorie che hanno meno dimestichezza con gli strumenti digitali”, hanno spiegato Stefano Erbaggi e Alessandra Consorti di FdI.