liguria.bizjournal.it «Dopo due anni di sofferenza è giusto lasciare al comparto taxi la possibilità di potersi riprendere dalle difficoltà causate dalla pandemia ed è per questo che esprimo preoccupazione per l’eventuale approvazione del Decreto Concorrenza. In questo quadro è anche auspicabile una visione di un quadro più ampio del trasporto pubblico locale, così già accaduto in piena pandemia. Ricordo che la Regione Liguria, tramite Filse, a novembre del 2020 ha messo a disposizione una carta prepagata da 250 euro da spendere sulla rete regionale dei servizi taxi e noleggio con conducente (Ncc) destinata alle persone con più di 75 anni, di quelle in possesso di riconoscimento di invalidità civile al 100%, delle donne in gravidanza, delle persone affette da malattie rare, delle persone con esenzione per patologie che comportino difficoltà di deambulazione. Una misura che ha permesso al comparto di fronteggiare la crisi del settore».
Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo l’incontro di oggi con il comparto dei tassisti, alla presenza di Confartigianato, Uritaxi, Silt, Ascom e Alia Claai e Ugl e Casartigiani.
«Appoggeremo la richiesta delle associazioni di categoria di taxi e ncc per lo stralcio dell’articolo 8 – ha spiegato l’assessore ai Trasporti Gianni Berrino – perché il Ddl come impostato avrebbe una pesante ricaduta negativa sulle piccole imprese del settore anche in termini occupazionali, soprattutto in un momento delicato come questo in cui i lavoratori del settore stanno uscendo dalla pandemia».
«Il nostro incontro – commenta Francesco Vernazzano, presidente regionale di Confartigianato Taxi – è servito per esprimere le forti criticità che potrebbero derivare al comparto dalle disposizioni contenute nell’art. 8 del decreto Concorrenza. Per questo abbiamo chiesto alla Regione un appoggio per lo stralcio dell’articolo in Conferenza delle Regioni e la possibilità di integrare il servizio taxi all’interno del servizio pubblico locale per valorizzare la valenza del trasporto. Dopo due anni di pandemia che ha visto il comparto taxi in grave sofferenza crediamo che il decreto Concorrenza possa essere ulteriormente penalizzante per il settore. Auspichiamo quindi che la gestione del servizio rimanga di competenza regionale e locale».