Sindacati taxi: Governo cieco e sordo, non ascolta la voce dei rappresentanti dei tassisti.

Si è svolto in giornata, sotto la sede del Governo a palazzo Chigi, un presidio composto da delegazioni di rappresentanti sindacali del comparto taxi, provenienti da tutto il Paese. Nonostante la ripetuta richiesta di apertura di un canale di confronto con il Governo, rispetto alle tematiche relative al DDL CONCORRENZA che riguardano il comparto taxi, nessuna risposta è pervenuta in tal senso.

I rappresentanti hanno ripetutamente chiesto di poter consegnare un documento unitario nel quale sono contenute le richieste di stralcio dell’articolo 10 e indicata la conclusione dell’iter normativo della legge 12/19, già approvata da questo parlamento, con particolare attenzione all’emanazione della disciplina delle piattaforme di intermediazione digitale e l’approvazione di specifici decreti ministeriali per il contrasto ai fenomeni di abusivismo.

Mentre si sono ricevuti a palazzo Chigi i vertici della multinazionale americana Uber, pluricondannata in tutto il
Mondo, i rappresentanti del lavoratori del mondo taxi sono rimasti inascoltati e della situazione di tensione che si sta creando , inevitabilmente il Governo dovrà assumersi tutta la responsabilità.