infotaxi.net I tassisti andalusi hanno denunciato la rete di corruzione scoperta dal quotidiano britannico ‘The Guardian’, dove vengono svelate conversazioni tra il 2013 e il 2017 sulle pratiche illegali della multinazionale Uber per entrare nel mercato spagnolo ed europeo. Un centinaio di tassisti sivigliani si sono concentrati davanti all’Agenzia per la concorrenza e la regolamentazione economica dell’Andalusia per denunciare tale quadro e “l’incompetenza” di questo organismo, che ha bollato il settore dei taxi come monopolio, come ha spiegato ai media il presidente del taxi sivigliano Unione, David Capelo.
Il cosiddetto “decreto Ábalos”, approvato nel 2018, vieta alle licenze VTC di effettuare spostamenti urbani da ottobre 2022 e durante questi quattro anni le comunità autonome hanno potuto regolamentare questa attività, come nel caso di Madrid e della Catalogna. Tuttavia, i tassisti hanno denunciato l’inerzia dell’Agenzia della concorrenza in Andalusia e “attendono con ansia l’entrata in vigore” del decreto che stabilisce il rapporto di un VTC per trenta taxi all’interno dei servizi urbani, ha affermato il presidente dell’Unione rispetto ai loro coetanei nell’industria.
Di fronte all’imminente avvio di un nuovo governo andaluso, sono in attesa di incontrare il consigliere di sezione per “chiedere le dimissioni” e sono aperti a “formare tavoli di dialogo” per migliorare la loro situazione. Le chiamate si sono svolte contemporaneamente a Siviglia, Cordoba, Malaga e Granada.
Nella capitale andalusa, i tassisti hanno esposto striscioni, bandiere sindacali e persino una bara con le frasi ‘Game Uber’ e ‘Fuck Cabify’, riferendosi alle multinazionali contro cui competono.
Inoltre avevano diversi sacchi di uova, probabilmente con l’intenzione di lanciarli contro la sede del Concorso, sebbene fossero stati sequestrati dagli agenti della Polizia Nazionale che si trovavano nella zona.
Nei loro discorsi, hanno ringraziato il giornalismo investigativo incaricato di scoprire le illegalità di Uber e spiegato di essere in attesa della risposta del nuovo governo andaluso su questo tema, “o sono con il taxi o contro il taxi”, ha dichiarato il presidente della Associazione Solidaridad del Taxi, Antonio Velarde./Viva Sevilla.com