Minorenni presi a bastonate, rapper che si sparano, scippi, rapine, minacce alle forze dell’ordine con bottiglie di vetro, accoltellamenti in Stazione Centrale: si potrebbe proseguire fino a riempire una pagina di giornale anche se il fatto inconfutabile è dimostrato dal vedere, per il sesto anno di fila, la nostra Milano in cima alla negativissima classifica delle città più pericolose d’Italia e tanto basta a qualificare la nostra città per il periodo che sta vivendo.
Più volte al giorno, tutti i giorni, la categoria dei tassisti vive difficoltà nel poter svolgere il proprio lavoro, difficoltà che (probabilmente perché “troppo” distanti dai più comodi Palazzi della Politica) non vengono dovutamente percepite da chi dovrebbe.
Violenza, prepotenza e inciviltà assoluta: ognuno di voi, leggendo questo mio articolo, provi a pensare non solo al rischio di rapine o aggressioni, ma alla viabilità, al traffico impazzito e a tutti gli automobilisti che impazzendo con esso diventano “potenziali” pericoli per chi è costretto a guidare per dieci ore al giorno.
Chi lavora sui mezzi pubblici, si muove con la paura di chi sa di dover affrontare imprevisti e conseguenze, senza tutela ne protezione: dispiace doverlo sottolineare, ma la situazione è diventata inaccettabile ed è arrivato il tempo in cui chi di competenza ponga rimedio, non solo con parole e propositi (i tassisti attendono da anni il Protocollo sicurezza e anti abusivismo), ma anche con i fatti.
A tal riguardo proprio le Sigle di Rappresentanza dei taxi, si sono fatte firmatarie di un comunicato a sostegno dello sciopero di A.T. M. per condividere (se non nell’azione sicuramente negli intenti), la doverosa protesta messa in atto in settimana nei confronti di una situazione divenuta davvero insostenibile.