ilgiornale.it Una concentrazione di eventi in Fiera in pochi mesi per recuperare rassegne slittate durante il Covid. Traffico aumentato del 15% (dati a cura di Amat), soprattutto nelle punte, anche a causa di cantieri e carreggiate ristrette per fare spazio a piste ciclabili, ztl e «piazze tattiche». Sono alcune delle criticità segnalate dalle associazioni dei tassisti (Tam, Satam, Unione Artigiani, Acai, Radiotaxi 02.8585 e 02.4040) due giorni fa, quando l’assessore alla Mobilità Arianna Censi a margine di un evento con i tassisti – ma a loro insaputa – ha annunciato che presenterà a breve al sindaco e alla giunta un «dossier taxi», e si tornerà a parlare del via libera a nuove licenze.
C’era già un piano nel 2019 per 450 auto bianche in più ma è finito in stand by con l’emergenza Covid. Ora «riceviamo molte proteste dagli utenti – ha avvertito Censi -, in particolare quando ci sono grandi manifestazioni, in questi casi autorizziamo i turni liberi ma non basta». Emilio Boccalini, vicepresidente di Radiotaxi 02.4040, boccia questo approccio semplicistico.
«Per coprire quindici-venti giorni di grandi eventi in un anno aumentiamo le licenze tutto l’anno? É una follia, non esiste a livello economico – tuona -. É la logica di chi fa impresa con i soldi degli altri. Prima di sbloccare nuove licenze si devono percorrere altre soluzioni. Sbloccare le doppie guide nei giorni dei grandi eventi ad esempio. E in altre città del mondo ad esempio i figli di tassisti che studiano lavorano con voucher nel weekend». Quello che «mi sento di dire – aggiunge – a chi muove talvolta critiche senza sapere precisamente di cosa sta parlando quando si riferisce al servizio che offriamo, è che in questi anni i taxi, noi come tanti altri in città, stanno lavorando costantemente anche con partnership importanti per offrire servizi sempre migliori». Mentre la città «ha ripreso a correre tra eventi e turismo e abbiamo un appuntamento importante come le olimpiadi invernali praticamente dopodomani, e su alcuni fronti non mi pare pronta. Anzi, pare parecchio rallentata, a cominciare dal traffico».
Qualche esempio? «Certe direttrici come via Lorenteggio oggi sono rallentate dai cantieri della M4, quando ci sarà l’opera avremo più gente in metrò, meno auto sulle strade» e forse anche sui taxi, ragion per cui «questo dossier va congelato e rinviato più avanti nel tempo». Anche perchè «non ci sono segnali incoraggianti sulla crisi che ci aspetta da inizio 2023, non è il momento di assumere misure strutturali come le nuove licenze». E sottolinea che il rallentamento sulle strade è anche il prodotto in molte zone della «creazioni di ciclabili o altri interventi che hanno ristretto carreggiate di grande scorrimento». Boccalini affronta infine la questione sicurezza. «In zone come via Lecco, Navigli o via Casati da qualche settimana il venerdì e sabato notte i taxi vengono presi a calci e bottigliate, anche di questo dovrebbe occuparsi il Comune». E «è vero che molti tassisti nel weekend rifiutano di prendere una corsa tramite Radiotaxi fuori dalle discoteche ma non significa che manchi il servizio – precisa -. Vanno di persona dove c’è più domanda e valutano di persona se caricare o meno dei giovani ubriachi o se possono correre dei rischi».