ilgiorno.it Una targa per ricordare Luca Massari (nella foto) sarà collocata in un’area verde tra via Ghini e largo Caccia Dominioni, a pochi metri dal luogo dove l’11 ottobre 2010 il tassista venne aggredito brutalmente per aver investito un cane con la sua auto bianca. L’uomo, residente a Zibido al Lambro, morì dopo un mese di agonia proprio a causa delle lesioni che gli furono inflitte. A 12 anni dal terribile fatto di cronaca nera che sconvolse i milanesi, la Giunta comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha deciso di collocare una targa commemorativa in memoria di Massari. Per l’omicidio sono state condannate tre persone: il principale aggressore Morris C. a 16 anni con rito abbreviato, Pietro C. a 14 anni e la sorella Stefania C. a 10 mesi.
Massari, 45 anni, fu pestato in via Luca Ghini, dopo essere sceso dal suo taxi per scusarsi per aver inavvertitamente investito un cane. Tre donne l’avevano affrontato per prime: le sorelle Stefania ed Elisabetta C. e la loro amica Sara P., la proprietaria del cocker. Fra le tre, però, solo Stefania aggredì fisicamente il tassista, anche se lei ha sempre negato di averlo fatto. Richiamati dalle urla delle donne, arrivarono Piero C. (fratello di Stefania e Elisabetta) e C. (fidanzato di Stefania) che, a loro volta, cominciarono a sferrare calci e pugni ai danni del tassista. Piero C. raccontò di essere stato lui a innescare l’aggressione, mentre C. ammise di aver preso tra le braccia la testa di Massari e di avergli dato una ginocchiata in faccia, tanto da rompergli i denti. Dopo aver tramortito il bersaglio della loro furia, i due uomini fuggirono, lasciando solo le donne accanto al corpo esanime.