ilquotidianodellazio.it “Il fatto increscioso del pugno che un tassista ha sferrato al vigilante è da condannare, eccome. E ancora di più perché il fatto è avvenuto alla presenza di clienti in procinto di prendere un taxi”. Non cerca scusanti il segretario nazionale Fast Confsal Taxi, Raffaele Salina.
Un atto da condannare, senza appello ma…
“È un atto da condannare, senza appello. Ma un singolo episodio non può di certo colpevolizzare una intera categoria. Perché la task force negli aeroporti romani, dopo le numerose denunce fatte dalle organizzazioni sindacali, non è stata messa in opera subito?
Provocazioni, corse rubate alle spalle da abusivi di qualsiasi genere, la pandemia che ha messo con il sedere in terra un’intera categoria, la liberalizzazione selvaggia, intestina all’art.10 del DDL Concorrenza, lo sciagurato accordo IT taxi/Uber, hanno creato una tensione elevatissima nella psiche del tassista. E in più aggiungiamoci anche la presenza costante e oppressiva de Le Iene, che contribuiscono ad alzare la tensione. Il tassista, in queste condizioni, può perdere le staffe e agire in modo non lecito, ma rischia la propria licenza e il futuro della propria famiglia.
Pregiudizi pesanti verso i tassisti
Ovviamente non giustifico risse o irregolarità nello svolgimento dell’attività, ma vorrei leggere sulla stampa delle innumerevoli azioni positive che ogni giorno tanti tassisti compiono. Leggere notizie sulle tante associazioni di tassisti che si dedicano in modo completamente gratuito a case famiglia o ai centri di recupero.
Ora aspettiamo la chiamata del governo, abbiamo fatto una richiesta di incontro unitamente alla maggior parte delle organizzazioni sindacali, ma a tutt’oggi non abbiamo ricevuto risposte. Bisogna aprire il cassetto e tirarefuori quei decreti licenziati dal governo nel dicembre 2019, ma mai messi in opera. È ora che ognuno rispetti le proprie regole, Taxi, Ncc e piattaforme tecnologiche. Tutto questo va fatto il prima possibile. Una cosa è certa: chi tenta di intimidirci sbaglia, noi non abbasseremo mai la guardia”.