Le tecnologie digitali stanno rivoluzionando il modo di chiamata taxi. Oltre alle tradizionali colonnine telefoniche (ormai quasi completamente in disuso nelle grandi città), sono nate applicazioni mobili (App) e piattaforme di prenotazione online che permettono di richiedere un taxi in modo facile e veloce. In particolare, i servizi di Radiotaxi hanno subìto un’evoluzione grazie alla diffusione delle tecnologie mobili e dell’accesso a internet e, soprattutto, grazie ad ingenti investimenti da parte dei soci. Queste piattaforme consentono ai clienti di prenotare un taxi in pochi clic, visualizzare il prezzo stimato del viaggio, monitorare la posizione del veicolo mentre li sta andando a prelevare e pagare il viaggio in diversi modi digitali o in contanti.
Inoltre, le compagnie di Radiotaxi stanno investendo sempre di più nell’implementazione di tecnologie avanzate a bordo dei propri veicoli. Attraverso queste tecnologie i conducenti possono raggiungere il luogo di chiamata e di destinazione in modo più veloce ed efficiente, riducendo il tempo di attesa dei clienti e migliorando l’esperienza di viaggio complessiva.
La tecnologia GPS permette ai tassisti di evitare il traffico congestionato e di scegliere il percorso più veloce e conveniente, il che è particolarmente utile nelle grandi città. Inoltre, le tecnologie mobili consentono ai clienti di richiedere un taxi ovunque si trovino.
Il Radiotaxi è stato il principale strumento di prenotazione dei taxi per decenni, grazie alla sua affidabilità, al suo sistema di interconnessione tra cliente e conducente tramite il centralino e a operatori efficienti ed esperti. Anche oggi, nonostante la presenza di nuove piattaforme di prenotazione, il Radiotaxi rimane una scelta popolare per molti clienti, specialmente quelli che preferiscono la comunicazione a voce con un operatore umano.
Il settore, però, dovrà anche affrontare la crescente “concorrenza” di nuovi servizi di mobilità, come i servizi di ride-sharing e di noleggio auto, bici, manopattini, ecc… e, purtroppo, l’uso difforme di autorizzazioni NCC, nonostante una Legge ben chiara che viene puntualmente disattesa. Questi nuovi “concorrenti” stanno mettendo in discussione il modello di business tradizionale dei Radiotaxi, spingendo le compagnie a cercare di differenziarsi attraverso l’offerta di servizi più innovativi e personalizzati.
In sintesi, le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il settore dei Radiotaxi, rendendo il processo di chiamata e di utilizzo dei taxi più facile, veloce e conveniente.
Con il PNRR Italia, alcuni Comuni stanno investendo in nuove soluzioni di mobilità e servizi di trasporto. Uno degli obiettivi è quello di sviluppare una piattaforma nota come MaaS (Mobility as a Service) che consente ai clienti di chiamare (tra le altre cose) un taxi in modo semplice e veloce, grazie a una connessione diretta con il tassista che eroga il servizio, oppure tramite un Radiotaxi o una app interconnessi.
Questa piattaforma di chiamata taxi si aggiungerà alle varie opzioni di prenotazione già disponibili, offrendo ai clienti un servizio ancora più personalizzato e flessibile. Si spera che questo sia disponibile gratuitamente per gli utenti e per i tassisti, rendendo il taxi ancora più accessibile e conveniente.
In sintesi, con l’implementazione della piattaforma MaaS, il Radiotaxi dovrebbe rimanere un elemento fondamentale per il settore del trasporto pubblico non di linea, continuando ad offrire un servizio di chiamata affidabile e personalizzato, ma arricchito da nuove soluzioni di mobilità e servizi di trasporto disponibili per gli utenti.
Però c’è la necessità per gli amministratori cittadini di considerare tutti i tassisti, non solo quelli che fanno parte di Radiotaxi o aderiscono ad una delle app già presenti sul mercato. Ciò significa che i tassisti “tradizionali”, che non sono affiliati a tali servizi, dovrebbero avere anche loro la possibilità di partecipare a tali servizi.
Purtroppo, in una città del Nord Italia per lo sviluppo del MaaS è stato stretto un accordo con una società di App per taxi che esclude i tassisti che non fanno parte della cooperativa Radiotaxi del luogo. Tuttavia, se il servizio MaaS deve essere veramente inclusivo, è necessario che sia accessibile a tutti i tassisti, indipendentemente dal loro affiliazione.
In sostanza, gli amministratori cittadini dovrebbero assicurarsi che qualsiasi accordo o politica riguardante i servizi di trasporto sia inclusivo e non escluda nessuno dei soggetti coinvolti, compresi i tassisti non aderenti a Radiotaxi o App. In questo modo, si garantirà un equo accesso al servizio di trasporto a tutti i cittadini e si eviteranno situazioni di discriminazione.
emmeib & lord_ef