La storia del tassametro risale alla fine del XIX secolo, quando la crescita delle città e l’aumento del traffico urbano resero necessario un sistema più preciso per calcolare il prezzo dei trasporti pubblici. Il primo tassametro fu inventato nel 1891 da Wilhelm Bruhn, un inventore tedesco che sviluppò un sistema di calcolo del costo del viaggio basato sulla distanza percorsa. Il dispositivo consisteva in un contatore meccanico con un sistema di ruote dentate che misurava la distanza percorsa. Il tassametro di Bruhn fu rapidamente adottato dai taxi di Berlino e in seguito in molte altre città in Europa e nel mondo.
Il funzionamento del tassametro meccanico era relativamente semplice. Una volta attivato, il dispositivo registrava la distanza percorsa dal veicolo in base alla rotazione delle ruote e utilizzava un sistema di ingranaggi per calcolare il costo del viaggio. I conducenti dei taxi di solito regolavano il tassametro a seconda della tariffa corrente, che veniva stabilita dalle autorità locali o dalle associazioni di tassisti.
Nel corso degli anni, il tassametro è stato migliorato e modernizzato grazie all’avvento della tecnologia digitale. I primi modelli di tassametro digitali furono introdotti negli anni ’80 e ’90, questi dispositivi utilizzavano microprocessori per calcolare il costo del viaggio in base alla distanza e al tempo trascorso.
I tassametri digitali erano più precisi dei modelli meccanici precedenti e consentivano anche di registrare le informazioni sulle tariffe e sui dati di viaggio. Alcuni modelli digitali consentivano anche ai conducenti di regolare la tariffa in base a variabili come il tipo di tariffa da applicare.
I tassametri moderni hanno subito ulteriori sviluppi tecnologici, come la possibilità di utilizzare dispositivi GPS per calcolare la posizione esatta del veicolo e la distanza percorsa. Tuttavia, anche i primi modelli di tassametro meccanico e digitale hanno rivoluzionato il settore dei trasporti pubblici, fornendo un sistema preciso e affidabile per calcolare il costo del viaggio.
In sintesi, il tassametro è un dispositivo che ha avuto un impatto significativo sul settore dei trasporti pubblici, fornendo un sistema preciso e affidabile per calcolare il costo del viaggio. Sia i modelli meccanici che quelli digitali hanno contribuito a semplificare il processo di determinazione del prezzo del viaggio per i conducenti dei taxi e i passeggeri, garantendo un sistema equo e trasparente per entrambe le parti.
Wilhelm Bruhn nacque nel 1855 a Stargard, in Germania. Dopo aver completato gli studi in ingegneria elettrica a Berlino, Bruhn si dedicò alla ricerca e all’invenzione di nuovi dispositivi. Nel 1891 inventò il tassametro, un dispositivo che sarebbe diventato un elemento essenziale dei taxi in tutto il mondo. Wilhelm Bruhn morì nel 1928, all’età di 73 anni.
Curiosità: i milanesi un tempo chiamavano il tassista “brumista”. Sembra che questo curioso nome provenga proprio dal nome dell’inventore del tassametro, anche se qualcuno dice che potrebbe derivare dalla bruma (nebbia) che avvolgeva Milano per molti mesi l’anno, o addirittura del rumore delle prime auto: “brum brum”. Non sapremo mai la vera etimologia del brumista, ma forse è meglio che rimanga un alone di mistero 😉