Verona |L’auto di una tassista viene circondata e presa a sassate, la categoria: “Serve maggiore sicurezza”

mattinodiverona.it “Tanti clienti mi fanno sempre la stessa domanda: ma fa anche la notte? Non ha paura? No! Non ho mai avuto paura. Amo il mio lavoro, ma questa sera per la prima volta ho avuto tanta paura – questo il racconta di Barbara, ennesima tassista vittima di un’aggressione -. Intorno alle 22:30 carico un cliente domenicano (simpatico tra l’altro), abbiamo chiacchierato del più e del meno. Mi chiede di portarlo in viale xxxxxx, mi dice di aspettarlo e che non sarebbe scappato, dato che aveva lasciato anche la valigia nel mio baule”.

“Mi fermo in questa piazzetta buia, lui si allontana di qualche metro, si accende una sigaretta – continua il racconto Barbara -. Dopo qualche minuto corre come un razzo verso la mia macchina, sale di corsa e mi urla forte più volte ‘scappa scappa scappa!’, in un secondo siamo accerchiati da una quarantina di persone incappucciate che mi prendono la macchina a sassate, ci lanciano dietro di tutto, cercano di bloccarmi ….io accelero, sgommo abbassando la testa per la paura di essere colpita anche da un proiettile”.

“Sono sotto shock, non riesco a guidare ma la forza della sopravvivenza mi fa andare avanti – continua evidentemente scossa Barbara -. Il cliente urla che dobbiamo raggiungere la questura perché l’avrebbero o ci avrebbero ammazzato. Arrivo in questura e i poliziotti mi soccorrono, tremo come una foglia, piango, sono terrorizzata. Io ho salvato la vita a questa persona, ma lui ha messo a repentaglio la mia. Doveva essere una sera come le altre e invece questa sera ho avuto tanta paura”.

“Che futuro può avere questa società? – dice Daniele Garonzi Presidente di Confcommercio Taxi Uritaxi – Cna Veneto ovest -. Come sempre, noi tassisti veronesi sapremo dare il meglio di noi stessi restando uniti e solidali fra di noi. Anche dai taxi del Veneto arrivano purtroppo notizie di intimidazioni e aggressioni. Cosa chiediamo? Noi chiediamo sicurezza e solidarietà fra istituzioni e mondo del lavoro affinché non solo il mondo dei taxi ma l’intera società civile non sia mai in ostaggio di pochi violenti”.

“Ci vuole un cambio di marcia, le istituzioni, le associazioni e il mondo economico devono avere una visione univoca e spendere energie per combattere questo aumento di aggressività programmando azioni di ascolto, di formazione e di solidarietà – sottolinea Stefano Sella vicepresidente Uritaxi -. Ma soprattutto teniamo a dire a Veronesi e turisti che in città si può ancora prendere il taxi in sicurezza, stiamo tenendo monitorata la situazione”.