Arrivare a metà agosto parlando di Taxi serve a comprendere quanto gli stessi siano stati dati in pasto all’opinione pubblica più per togliere l’attenzione dai reali problemi che per effettiva necessità. Al pari dei cavalli, per i quali non si capisce la derivazione dello stupore per il fatto che trainino le carrozzelle nei centri storici delle città (i cavalli tirano da sempre carri, carrozzelle e aratri), i tassisti sono sotto il sole a dare servizio in questa torrida estate dove nessun turista si è mai lamentato per il disservizio.
Non solo l’arroganza dell’influencer caciottara e di opinionisti da fine estate ma anche una politica assolutamente impreparata nel merito è stata utilizzata per riempire palinsesti televisivi e pagine di giornali per criticare un servizio pubblico taxi obbligatoriamente, per sua stessa definizione, fuori da logiche di mercato.
In tutta questa confusione mediatica, addirittura l’Antitrust che, mobilitato il Nucleo Speciale della Guardia di Finanza, ha voluto far visita alle Centrali Radiotaxi, per accertare “non si è capito bene cosa”… cercando forse lo scandalo “non si è capito bene per conto di chi”.
Ricordando a chi legge che il taxi è appunto un servizio pubblico e non un’azienda privata (da qui non si comprende l’azione dell’Antitrust) bisognerebbe far comprendere ai media e alla politica quella che è la differenza tra SERVIZIO PUBBLICO DA PIAZZA e SERVIZIO DA RIMESSA così da poter mettere il cuore in pace a quelle Multinazionali che pagano le tasse all’estero e vogliono far profitti in Italia, che il gioco dei Black che vogliono fare i White, non si può fare.
Si resta oltretutto sconcertati nel voler far passare quello del servizio pubblico NON di linea come il problema dei problemi, quando di fatto i veri problemi sono nel disordine e nel pericolo che le città sono a vivere praticamente ogni giorno.
Turisti rapinati e accoltellati, immigrazione fuori controllo, stazioni ferroviarie sporche e pericolose, sono ciò che preoccupa la cittadinanza molto più di 5 minuti di attesa per un taxi.
Nel fare a tutti voi lettori di Taxistory i migliori auguri per un sereno Ferragosto, vi invito a continuare a leggere e ad informarvi nel merito di quello che potrebbe portare ad un prossimo settembre “molto caldo” per la categoria.
Davide Pinoli