Cerchiamo di fare chiarezza su quanto prevede ad oggi il Decreto Legge che sta venendo alla luce e che sarà legge nella prima metà di Ottobre.
L’art 3 del Decreto Legge che affronta il tema taxi si divide in tre punti:
1. Possibile istituzione di licenze temporanee per 12/24 mesi. Questa possibilità che era già formulata nel decreto Bersani dal 2006, non è mai stata messa in campo per una difficoltà oggettiva in termini economici a reperire auto da allestire come taxi per un così breve periodo. Teniamo anche conto che questo punto del Decreto, deroga alla legge quadro solo fino a quando non entreranno in gioco i decreti attuativi (REN).
2. le licenze a bando se istituite potranno incrementare fino al 20% della flotta, e dovranno essere a titolo oneroso, tenendo conto del valore registrato all’Agenzia delle Entrate.
Anche questo punto avrà valenza temporanea fino all’istituzione del Registro Nazionale del servizio taxi e Ncc.
3. Per quanto riguarda le doppie guide faremo il possibile per riportare in capo ai Comuni e Regioni la programmazione numerica, non lasciandola in mano ai singoli titolari di licenza, per evitare la nascita di un mercato parallelo incontrollato.
Alla luce di quanto espostovi, riteniamo che ad oggi ci siano ancora margini per poter trasformare alcune parti del Decreto migliorandolo profondamente con la presentazione di emendamenti.
Le rappresentanze di categoria firmatarie del presente comunicato sono al lavoro con i propri contatti nelle commissioni al Senato.
Così come è stato anche nel recente passato faremo tutto il possibile per superare anche questo ostacolo e prepararci al confronto sui decreti attuativi, vero momento di svolta per definire la regolamentazione del nostro settore.
TAM, SATaM, Unione Artigiani, CLAAI, Federtaxi Cisal, CTM Malpensa, ACAI Milano.