L’intelligenza artificiale (IA in italiano, o AI in inglese) è uno strumento interessante. Di seguito la sua risposta alla domanda di spiegarci il DL Asset nella parte in cui riguarda i taxi, articolo 3. Attenzione però: la IA non è infallibile, potrebbero esserci degli errori, quindi non date per oro colato quello che viene descritto qui sotto e segnalate eventuali errori in questo gruppo Telegram: t.me/commenti_liberi_taxistory
(testo prodotto da ChatGpt) L’Articolo 3 di questo decreto introduce misure urgenti per affrontare le carenze del sistema di trasporto su strada, in particolare per quanto riguarda il servizio di taxi. Di seguito, viene fornita una breve spiegazione delle principali disposizioni contenute in ciascun punto dell’articolo:
Licenze aggiuntive per il servizio di taxi: In attesa di una ricognizione dei dati relativi alle licenze per il servizio di taxi non di linea, i comuni possono rilasciare licenze temporanee o stagionali per affrontare aumenti straordinari della domanda causati da grandi eventi o flussi turistici. Queste licenze possono essere rilasciate solo ai titolari di licenze esistenti e possono essere gestite direttamente o affidate a terzi che soddisfino i requisiti richiesti.
Incremento del numero di licenze: I comuni capoluogo di regione, i comuni capoluogo delle città metropolitane e i comuni sede di aeroporti internazionali possono incrementare il numero di licenze per il trasporto pubblico locale non di linea attraverso un concorso straordinario (nota di taxistory: per un massimo del 20%). Queste nuove licenze devono essere assegnate a soggetti che soddisfano determinati requisiti e utilizzano veicoli a basso livello di emissioni.
Contributo basato sul valore di mercato delle licenze: Il contributo da pagare per ottenere una licenza è determinato da ciascun comune in base al valore di mercato locale delle licenze per il servizio di taxi. L’Autorità di regolazione dei trasporti fornisce un parere preventivo sullo schema del bando. I proventi derivanti dal rilascio di nuove licenze vengono utilizzati per compensare i titolari di licenze esistenti.
Incentivi per l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni: I vincitori del concorso straordinario per le nuove licenze ricevono un incentivo per l’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni da utilizzare come taxi. Questo incentivo è pari al doppio di quanto previsto per scopi simili da provvedimenti attuativi precedentemente adottati.
Estensione degli incentivi: L’incentivo per l’acquisto di veicoli non inquinanti è esteso anche ai titolari di licenze taxi che sostituiscono i propri veicoli e ai soggetti autorizzati al noleggio con conducente che fanno lo stesso.
Aiuti “de minimis”: Le misure di incentivazione previste sono conformi alla normativa europea sugli aiuti di piccola entità (“de minimis”).
Copertura finanziaria: Gli oneri derivanti dalle misure di cui ai commi 4 e 5 per gli anni 2023 e 2024 sono finanziati dalle risorse già previste in bilancio attraverso una riserva fino a un massimo di 40 milioni di euro. Queste misure possono essere prorogate fino al 31 dicembre 2026.
Intesa per la regolazione del traffico e delle aree di sosta: Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, viene stipulata un’intesa tra le autorità competenti per regolare il traffico, creare corsie preferenziali e aree di sosta con colonnine di ricarica per veicoli elettrici, al fine di migliorare il servizio taxi senza creare nuovi oneri per la finanza pubblica.
Modifiche alla legge n. 21 del 1992: Vengono apportate alcune modifiche alla legge n. 21 del 1992 per consentire ai titolari di licenze taxi di utilizzare sostituti alla guida in turnazioni orarie aggiuntive e per garantire il controllo sull’effettiva erogazione del servizio.
Soppressione di alcune lettere nell’articolo 6: Alcune lettere nell’articolo 6 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, sono soppresse.
Queste disposizioni mirano a migliorare l’efficienza e l’accessibilità del servizio di taxi, promuovere l’uso di veicoli a basso impatto ambientale e adeguare il settore ai cambiamenti nella domanda di trasporti pubblici.