Perché San Francisco ha deciso di fermare le corse dei taxi a guida autonoma?

startupitalia.eu La città di San Francisco ha bloccato con effetto immediato le corse di tutti i robotaxi, ovvero i taxi a guida autonoma, della società Cruise, ex startup acquisita da General Motors per 1 miliardo di dollari. Come si legge su TechCrunch l’amministrazione ha ritirato i permessi a circolare. Secondo il Department of Motor Vehicles Cruise avrebbe nascosto parte delle riprese video fatte da una telecamera installata su un robotaxi coinvolto in un incidente. Nella circostanza una donna era stato investita da un’auto con conducente e sbalzata contro una vettura di Cruise, rimanendo intrappolata sotto il veicolo (la vicenda risale a inizio ottobre: la donna non è in pericolo di vita). The Verge ha aggiunto che l’ente californiano ha definito il servizio di Cruise non sicuro per la sicurezza delle persone.

San Francisco è la città che negli Stati Uniti ha spinto di più per ospitare prima i test e poi i servizi dei taxi a guida autonoma. Nei mesi scorsi chiunque ha potuto prenotare un corsa. Sul mercato c’è anche Waymo, sussidiaria di Alphabet (Google). Lo stop a Cruise rappresenta un problema, anche se non irrisolvibile dal momento che i permessi per tornare a circolare possono essere di nuovo ottenuti dall’ex startup. Da parte dell’azienda c’è stato l’immediato spegnimento di tutta la flotta. Al momento il Ceo Kyle Vogt non ha ancora postato nulla su X, social da lui sempre utilizzato per celebrare i vari passaggi che hanno condotto Cruise sulle strade di San Francisco. La situazione è comunque in evoluzione. Da quell’incidente di inizio ottobre la società ha ricevuto critiche rispetto alla sicurezza della propria tecnologia.