ilgiorno.it Via libera dell’Autorità di regolazione dei trasporti al prezzo del Comune per le licenze taxi. O meglio: l’Authority ha ritenuto “ragionevole” il calcolo che ha portato l’amministrazione a fissare a 86.829 euro il costo di ognuna delle 450 nuove autorizzazioni che verranno messe a bando, raccomandando di descrivere le regole e i vincoli su mezzi per disabili e turni notturni che hanno spinto Amat ad aumentare la cifra a 96.500 euro (quasi certamente quella definitiva). Il parere dell’organismo dà il definitivo placet al Comune, che ora farà partire la gara – la prossima settimana o con più probabilità dopo le feste – per ampliare il parco auto bianche in città. Nel corso delle interlocuzioni con l’Authority, l’assessorato alla Mobilità ha spiegato in che modo è stato individuato il prezzo.
La base di partenza è la stima del valore medio delle compravendite delle licenze in circolazione: in assenza di dati ufficiali e “di puntuali indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate”, la ricognizione degli annunci pubblicati sui portali web di categoria (Assotaxi, InTaxi, Milanoradiotaxi e 8585) ha individuato la cifra di 160mila euro. Il valore è stato messo a sistema con altri due dati: quello dell’impatto delle nuove licenze sulla riduzione delle chiamate per chi ha già una licenza (-5,03%) e quello dell’incremento di richieste di servizio soddisfatte con più macchine (+3,77%).
Quelle percentuali genereranno una riduzione del valore delle autorizzazioni già in essere pari a 8.048 euro. Quindi, “per compensare i 4.855 titolari di licenza attuali, il Comune dovrebbe ricavare dalle 450 licenze una cifra di 39.073.040 euro, ottenuta moltiplicando la riduzione stimata del valore della licenza per il numero di licenze attuali. Di conseguenza, “il contributo che ciascun assegnatario dovrà versare per il rilascio delle nuove licenze è pari a 86.829 euro, ottenuto dividendo la somma di 39.073.040 euro per le 450 licenze da rilasciare”.
Finita? No, perché il Comune ha manifestato l’esigenza di aumentare il numero di veicoli per il trasporto disabili (oggi sono 17) e di taxi in turno di notte, prevedendo come incentivo uno sconto del 20% nel primo caso, del 30% nel secondo e del 40% in caso di taxi per disabili in servizio di notte. Da lì il ricalcolo a 96.500 euro. Un metodo approvato dall’Authority. Con alcune raccomandazioni: da quella di prevedere l’obbligo di trasmissione dei dati per monitorare l’attività dei nuovi tassisti a quella di stipulare convenzioni ad hoc con radiotaxi e app per avere numeri sempre aggiornati su chiamate inevase e tempi d’attesa.