Tracciabilità Gps, taxi e Ncc si appellano alla privacy e continuano a dire ‘no’

firenzetoday.it Uber e tracciabilità Gps sono due dei temi più dibattuti quando si parla di taxi ed Ncc. La questione Gps è ‘tornata di moda’ recentemente, quando in città alcune aziende di bus turistici hanno annunciato battaglia contro il Comune che vorrebbe obbligarle a metterlo sui loro mezzi. E nei bar, di conseguenza, tanti fiorentini si stanno chiedendo perché sui bus turistici sì e per taxi ed Ncc non se ne parla.

Una questione di privacy
Sui Noleggi Con Conducente, il ‘no’ sarebbe legato a una questione di privacy. “I clienti trasportati così sarebbero tracciati nei loro movimenti – spiega Giorgio Dell’Artino, presidente nazionale del Comitato Autonoleggiatori Italiani Riuniti (Air) – e in questo modo si crea un problema di privacy. Con tutte le ztl che ci sono comunque, non è che ci sia bisogno del Gps”.

Il problema di privacy vale anche per i taxi. “Non si può mettere per una questione di privacy – conferma Milko Signorini, presidente della cooperativa 4242 – in più i taxi sono un servizio pubblico, quindi non serve. Però metterei il gps per Ncc non in regola, Uber e le auto elettriche porta stranieri. E controllo alle telecamere Ztl per Ncc e pullman. In questo caso controllandoli con passaggi telematici e Gps, si potrebbero bloccare tanti abusivi”.

Uber
Il termine ‘abusivo’ è molto usato nei reciproci attacchi che spesso si leggono tra tassisti ed Ncc. I primi accusano i secondi di fare il loro lavoro, come sottolinea Claudio Giudici di Uritaxi 4390: “Abbiamo una serie di vettori Ncc provenienti dalle più disparate parti che di fatto fanno attività di taxi”. Tanti tassisti allo stesso tempo, accusano gli Ncc di appoggiarsi a Uber, una polemica divampata nuovamente a seguito dello studio che sottolineava i clienti fiorentini come i più generosi d’Italia con le mance.

“Uber non è illegale e a Uber si appoggiano sia Ncc che taxi” osserva Dell’Artino che allo stesso tempo incalza i tassisti “E spesso sono i taxi che fanno il lavoro degli Ncc – sottolinea – Fanno escursioni full day, fidelizzano i clienti, fanno cose non solo tipiche di Ncc ma di agenzie. Fanno anche il servizio di taxi per matrimoni dove ti puoi scegliere auto e conducente preferito. Non possono fare differenziazione dei servizi, devono andare a tassametro”.

Le polemiche tra le due attività, sembrano non finire mai. Spesso accadono anche delle piccole scaramucce verbali. “Firenze è una città rovente sotto questo punto di vista – conclude Dell’Artino – e ad alcuni Ncc è successo di essere circondati dai tassisti e che non li facessero camminare. Comune e forze dell’ordine però non fanno niente. Spero non ci scappino degli scontri fisici, prima o poi. La nuova stagione si avvicina e nessuno di noi vorrebbe farsi del male”.