romatoday.it L’ultimo sciopero, in pratica, non è servito. Lo scorso 23 gennaio i tassisti avevano spento i motori per protestare contro tutta una serie di criticità che, a detta dei sindacati, andavano a discapito della professione. Tra queste c’era il mancato rispetto dell’obbligo degli Ncc di tornare in “rimessa” dopo ogni trasporto effettuato. Una regola che, in sintesi, è alla base della differenza tra taxi, che fanno servizio “su piazza”, ed il noleggio con conducente. Secondo l’Usb, però, a Roma queste regole non verrebbero ancora rispettate.
Cosa dice l’articolo 29
Bisogna, prima di tutto, ricordare cosa dice l’articolo 29 del regolamento di Roma Capitale “per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea”. La norma dice, in sintesi, che gli Ncc, dopo ogni trasporto, devono tornare in rimessa e non attendere su suolo pubblico un’altra chiamata. Una procedura che, secondo i tassisti, gli autisti non farebbero, in particolare quelli che lavorano con Uber. È facile capire perché le auto bianche vorrebbero che questo non accadesse: rimanendo su strada ad aspettare una chiamata gli Ncc diventano, a tutti gli effetti, dei taxi.
Segnalazione
In una segnalazione inviata all’assessore alla mobilità di Roma, Eugenio Patanè, e al comandante della polizia locale, Mario De Sclavis, l’Unione sindacale di base denuncia quello che accade, in particolare, nelle zone della movida romana. Su via Cesare Battisti, via del Plbeiscitio, largo della Cancelleria e piazza Sant’Andrea della Valle, tutte aree tra piazza Venezia e Campo dei Fiori, i tassisti affermano che “vettura Ncc stazionano indisturbtae in attesa di poter intercettare clienti” in barba al regolamento comunale. Altre vetture sono state segnalate nei pressi di piazza Trilussa, Barberini, Monte de Cocci “solo per parlare – dicono i sindacati – delle più macroscopiche situazioni”.
Uber
I tassisti puntano il dito anche contro Uber. Secondo loro, infatti, molti Ncc prenderebbero le corse grazie alla piattaforma che garantirebbe “tempi di arrivo da servizio di piazza, anzi addirittura minori di quelli dei taxi” a riprova, aggiunge l’Usb, che gli ncc devono attendere “le richieste in rimessa e non cercare clienti s strada”.
Nuove proteste
Come detto, questa problematica era stato già motivo di sciopero delle auto bianche. “Perdurando tali condizioni – si legge ancora nella nota inviata – le proteste non potranno che proseguire” dice l’Usb. Per il sindacato non è infatti possibile che queste attività vengano svolte “impunemente davanti i principali ritrovi della movida romana”.
Tassisti contro tutti
I tassisti stanno attraversando un periodo molto movimentato. Non c’è solo la battaglia contro Uber. Le auto bianche hanno messo nel mirino anche l’Antitrsut per via della segnalazione secondo kla quale a Roma ci sarebbero troppi pochi taxi. Sullo sfondo c’è poi la vicenda delle nuove licenze, con il Campidoglio che ne dovrebbe mettere a bando 1.000, con altre 500 stagionali.