Gli autisti Uber, Lyft e DoorDash in sciopero a San Valentino

lavocedinewyork.com Migliaia di autisti di Uber, Lyft e DoorDash stanno organizzando uno sciopero per domani, San Valentino, per protestare contro i salari e le condizioni di lavoro non sicure. La manifestazione, organizzata da Rideshare Drivers United e For App Workers, prevede la disattivazione delle app e l’impossibilità di accettare corse da e per gli aeroporti in 10 città tra le 11:00 e le 13:00. Sono inoltre previsti picchetti fuori dagli aeroporti e dagli uffici di Uber.

Gli autisti, considerati liberi professionisti dalla normativa laburistica USA, accusano le piattaforme di prendere importi sproporzionatamente alti come commissioni, lasciando ai diretti interessati solo le briciole.

“Gli autisti di Uber, Lyft e i fattorini sono STANCHI di essere maltrattati dalle società di app”, ha dichiarato Justice for App Workers, una sigla che rappresenta più di 130.000 autisti. “Siamo stufi di lavorare 80 ore a settimana solo per sbarcare il lunario, di essere costantemente spaventati per la nostra sicurezza e di preoccuparci di essere disattivati con un semplice clic”.

Nel 2023, il guadagno lordo medio mensile degli autisti di Uber è sceso del 17,1%, mentre quello degli autisti di Lyft aumentato del 2,5%, secondo Gridwise, che analizza i dati sulla mobilità dei lavoratori.

Un portavoce di Uber ha dichiarato che i guadagni dei conducenti sono “consistenti” (circa 30 dollari lordi all’ora), mentre Lyft ha affermato che l’azienda “lavora costantemente per migliorare l’esperienza dei conducenti”, indicando un nuovo modello di retribuzione che prevede di restituire agli autisti almeno il 70% di ciò che i clienti pagano per una corsa.