romatoday.it Non ci sarà sciopero dei taxi il 18 marzo a Roma. La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero sui servizi pubblici essenziali ha chiesto al sindacato Cobas, che aveva indetto la mobilitazione nazionale, di spostare la data fissata per la protesta visto che, lo stesso giorno, sono previsti altri scioperi nel settore trasporti in varie città italiane. Lo sciopero, quindi, ci sarà il 25 marzo e durerà 14 ore, dalle 8:01 del mattino alle 22 di sera.
Sciopero dopo la nota dell’Agcm
L’annuncio dello sciopero era arrivato poche ora dopo la nota del 6 marzo dell’Agcm che chiedeva, per Roma, Milano e Napoli, di aumentare il numero delle licenze dei taxi. L’Autorità aveva chiesto di incrementare il numero di auto bianche anche “oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria nel cosiddetto decreto Asset”. Che tradotto, per Roma equivarrebbe ad aumentare le licenze di almeno 1.500 unità, che è proprio quello che, almeno dagli annunci fatti, vorrebbe fare il Campidoglio: 1000 definitive e altre 500 stagionali. L’Antitrust è quindi tornata ad invitare ad adottare, in tempi brevi, un bando di concorso pubblico per l’assegnazione di nuove licenze. Nella nota l’Agcm criticava anche il carente sistema di monitoraggio da parte di Roma, la carenza di vetture adibite al trasporto disabili e la necessità di regolamentare l’istituto delle doppie guide.
Protesta dei sostituti alla guida
Domani, giovedì 14 marzo, protesteranno invece i sostituti alla guida dei taxi romani. I circa 900 autisti si ritroveranno in sit in davanti al Campidoglio per parlare con il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. L’obiettivo è quello di spingere Roma Capitale a pubblicare bandi a titolo gratuito e non oneroso. Secondo i rumor, infatti, le future licenza potrebbero costare fino a 130 mila euro, cifra giudicata inaccessibile, anche mediante l’attivazione di crediti e finanziamenti, dai sostituti.