romatoday.it Rischiava di battere il record di quella di dicembre, definita l’ordinanza più breve della storia. Il Tar del Lazio, invece, ha respinto la richiesta di sospensiva e ne discuterà in camera di consiglio il prossimo 8 maggio. Parliamo dell’ordinanza numero 3 del 2024 dell’Enac che regola le modalità di accesso all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicini per taxi ed Ncc. Soprattutto, l’Enac ha voluto imporre nuove regole per cercare di limitare l’abusivismo e i procacciatori di clienti. Così, dopo le proteste di alcuni sindacati, l’associazione Taxi Service Roma Aeroporti e Stazioni ha presentato ricorso al Tar del Lazio.
Il ricorso al Tar del Lazio
L’opposizione all’ordinanza è stata presentata l’8 aprile 2024 e porta la dicitura “Annullamento dell’ordinanza Enac n. 3/2024 di approvazione del regolamento per la circolazione nel sedime aeroportuale di Fiumicino e di regolamentazione del servizio di taxi e Ncc”. Nel ricorso veniva anche richiesta la sospensiva dell’ordinanza. Però il presidente Giuseppe Sapone negava il decreto cautelare perché, si legge, “non è illustrato dettagliatamente come le misure contenute nella gravata ordinanza sono in grado di condizionare pesantemente l’ordinario svolgimento del servizio taxi”.
Discussione l’8 maggio
L’ordinanza dell’Enac, lo ricordiamo, è stata pubblicata lo scorso 28 marzo. Il documento, in generale, è stato ben accolto per l’intento di fermare l’abusivismo ed i furbetti delle corse da e per l’aeroporto di Fiumicino. Alcune novità, però, specialmente quelle legate all’innovazione tecnologica per lo smistamento delle corse e dei pagamenti, non convincono sindacati ed associazioni che, tra l’altro, hanno anche lamentato uno scarso confronto con l’Enac e AdR.
I punti criticati
Sono diverse le novità introdotte dall’ordinanza che vengono criticate. Desta perplessità il sistema di assegnazione automatica delle corse, l’obbligo del taxi di uscire dalla corsia di accosto per il carico clienti entro 5 minuti dall’uscita della decima auto arrivata dopo, l’obbligo di esibire il ticket con codice QR all’uscita dagli stalli e, soprattutto, la possibilità, entro tre mesi, di introdurre un sistema di pagamento online per i clienti da corrispondere prima ancora di salire a bordo del mezzo.