Milano è una “Gotham City” negata dal Sindaco Sala ma percepita e denunciata tante volte come tale soprattutto da chi vive la notte, come chi per lavoro guida un taxi. Si deve registrare un’altro grave episodio di cronaca avvenuto a poca distanza dal luogo della sparatoria avvenuta in via Varsavia sembra per un regolamento di conti e che ha visto la morte in un furgone di un giovane di etnia Sinti. All’esterno della discoteca “Pelle d’oca” sita in viale Forlanini 121, un trentunenne italiano con precedenti penali, dopo aver avuto un diverbio con l’addetto del Linate Parking adiacente la discoteca, ha estratto un paio di forbici con cui ha cercato di imporre le proprie ragioni.
È stata la prontezza degli addetti alla sicurezza del locale, unitamente alla presenza di un agente della Locale di Milano fuori servizio, a di disarmare il giovane immobilizzandolo. Quando sembrava tutto finito con la situazione riportata alla calma, il giovane saliva sulla sua vettura, una Fiat Panda di colore grigio, ed investiva uno dei due posteggiatori per poi darsi alla fuga. Il giovane verrà successivamente rintracciato ed arrestato dalla Polizia.
Non fosse stato per la prontezza del servizio di sicurezza della discoteca e per la presenza dell’agente fuori servizio, saremmo probabilmente a dover registrare un dramma ben più grave in una Milano dove la civiltà e il buon senso sembrano non avere più dimora e dove la prepotenza mette in costante pericolo la cittadinanza. All’interno del nostro mondo lavorativo quanto accaduto è a rappresentare una quotidianità che i tassisti e per la quale non hanno nessuna protezione, nel totale disinteresse da parte della Giunta Comunale. Una situazione che si protrae da troppo tempo senza nessun Protocollo Sicurezza, da tempo immemore richiesto dalle OO.SS. per ciò che sembra ormai una situazione assolutamente fuori controllo.