I tanti perchè di una categoria -di Davide Pinoli

Si è svolto nella giornata di ieri a Roma quello che avrebbe dovuto essere un Presidio importante ma che invece, in termini di partecipazione e di risultato, si è rivelato molto deludente. Il tema era l’ormai arcinoto incontro tra il Ministro Urso e la Multinazionale Uber che hanno discusso tematiche di cui non ci è stato dato a sapere. Diverso invece quanto espresso dal Ministro Urso alla Rappresentanza dei Tassisti: una presunta carenza di servizio soprattutto nei grandi centri urbani. Forse (dico forse) sarebbe stato importante sottolineare al Ministro come nelle giornate di assenza del Trasporto Pubblico, la categoria dei Tassisti garantisce sempre il suo servizio 24 ore su 24 senza nessun algoritmo o variazione di tariffa.

Nei fatti per ciò che riguarda Milano, dopo un Primo Maggio con treni in ritardo e i mezzi ATM fermi dopo le 19 e 30, migliaia di persone di rientro dal ponte hanno fornato una lunga fila di gente in attesa sotto la pensilina della Stazione Centrale, così come ieri una città intera è rimasta nuovamente a piedi sotto la pioggia .

Comprensibile come, complice anche il freddo, la rabbia sia emersa e con essa la protesta: non si capisce perchè la stessa sia stata volutamente ancora una volta indirizzata verso i taxi, nei fatti gli unici ad assicurare il servizio.

I media, evidentemente molto vicini alla maggioranza in Comune, trovano da sempre più facile “battere la sella piuttosto che battere il cavallo” evitando di sottolineare quali  continuano ad essere le vere carenze di un servizio pubblico locale penalizzato da una mobilità urbana inadeguata e dalla costante mancanza di servizio di trasporto di linea durante alcune festività e nei picchi di richiesta notturna legata ai concerti, ai grandi eventi sportivi e ai fine settimana.

Tralasciando il voler comprendere il perché durante il Primo Maggio, tassisti e Radiotaxi debbano garantire il servizio mentre gli altri mezzi pubblici no (ma un lavoratore non è un lavoratore?) non si capisce neppure il perché, con uno sciopero dei mezzi pubblici programmato, la Giunta Comunale Milanese non abbia autorizzato almeno il turno libero alle auto bianche…

Ovviamente, per i sostenitori di “liberalizzazioni e multinazionali” sarebbe stato più difficile dover evidenziare le carenze di un Servizio di Trasporto Pubblico per i più svariati motivi inefficiente (vedere nel merito il caso della linea 73), ma ancor più, dover ammettere che il servizio migliore sia proprio il sempre criticato taxi.