Roma, in arrivo il bando per 1.000 nuove licenze taxi. Assegnazioni a fine settembre

ilsole24ore.com In rampa di lancio a Roma l’atteso bando pubblico mille nuove licenze taxi, a pochi giorni dallo sciopero nazionale indetto dalla categoria per il 21 maggio per protesta contro la nuova normativa sugli Ncc. A fare il punto sui tempi e la procedura della selezione è stato l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè in audizione in commissione capitolina Trasparenza. Il bando, ha spiegato, è ancora in cantiere, ma entro maggio si dovrebbe chiudere il confronto con l’Autorità di regolazione dei trasporti (Art). A seguire “una parte di giugno la dedicheremo all’interlocuzione coi sindacati. A luglio ci sarà l’indizione dei bandi e sarà il Formez, agenzia pubblica, a svolgere i concorsi sia per i taxi che per gli Ncc, e le operazioni che svolgono sono molto celeri. Speriamo per fine settembre di poter avere i vincitori e quindi nei mesi successivi il rilascio delle licenze”.

Tra i requisiti previsti dal bando nozioni basilari di inglese e conoscenza luoghi turistici
Le nuove licenze taxi, secondo quanto ribadito più volte dal sindaco Roberto Gualtieri e dallo stesso assesspre Patanè, sono mille permanenti e 500 stagionali. Altri autisti di auto bianche saranno assicurati grazie al ricorso alle cosiddette “seconde guide”, cioè la possibilità per il tassista titolare di una licenza taxi di nominare un secondo conducente per svolgere un secondo turno giornaliero con la stessa vettura. ’’Ad oggi abbiamo circa 450 doppie guida dei taxi. Noi entro fine anno ambiamo ad arrivare a circa 800, quindi a raddoppiare. In sostanza significa aver rilasciato circa 800 nuove licenze’’, ha spiegato l’assessore, ottimista sulla possibilità di rilanciare le seconde guide introdotte dal nuovo regolamento Taxi approvato dall’Assemblea capitolina a giugno 2023.

“Noi rispetteremo per il bando le linee guida dell’Art – ha detto ancora Patané – Non è possibile che oggi un tassista o un Ncc che si mette alla guida non abbia alcune nozioni basilari: non gli chiederò cosa è rappresentato sui bassorilievi della Colonna Traiana, ma almeno che se un passeggero chiede di essere portato alla Forma Urbis o alla Domus Aurea il tassista sappia dove stanno. E poi nozioni basilari di inglese, come previsto dalle linee guida: servono perché noi siamo una città turistica. Non chiedo due lingue, ma almeno un po’ di inglese lo devono sapere. Come è nelle linee guida Art – ha aggiunto – che i tassisti conoscano le norme basilari sulla fiscalità: devono sapere a cosa si va incontro se non si fa lo scontrino o ci si rifiuta di farlo, cosa comporta non avere il Pos: le norme basiliari devono essere note”.

Patanè: “Una vergogna solo 40 licenze per disabili, dobbiamo almeno quadruplicarle”
Il bando in arrivo avrà poi un’attenzione particolare al servizio di mobilità per i passeggeri disabili, tra gli aspetti più carenti segnalati di recente anche dall’Antitrust. Al momento, ha sottolineato Patanè. nella Capitale sono in servizio solo ’’40 licenze taxi destinate al trasporto dei disabili. Una un po’ una vergogna a cui dobbiamo porre rimedio. Penso che una delle discussioni che dobbiamo fare con le organizzazioni sindacali all’inizio di giugno è quella di dire che una percentuale importante delle nuove licenza possa essere adibita ai disabili. Dobbiamo almeno quadruplicare la dotazione delle licenze taxi per le persone con disabilità’’.

Sala: a Milano pochi taxi il Comune farà un’altra gara per 450 licenze
Sempre sul fronte taxi e mobilità urbana, la giornata registra sviluppi anche a Milano, l’altra grande città italiana impegnata in un tour de force amministrativo per incrementare l’offerta di auto bianche per scongiurare i picchi di domanda, soprattutto nel perido estivo e dureante i grandi eventi. Il Comune di Milano – ed è questa la novità – farà una seconda gara per aumentare i taxi in città dopo quella indetta a metà marzo per 450 nuove licenze: l’obiettivo è quello di arrivare a quasi mille auto in più. “Siamo determinati a fare sì che entro fine anno ci siano 450 nuovi taxi e poi confermiamo la volontà di arrivare a quasi mille, i 971 che sono ammissibili dalla legge – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala nel corso di una diretta Instagram – attraverso una seconda gara che avvieremo appena finita la prima. L’abbiamo spezzata in due perché volevamo capire cosa sarebbe successo e abbiamo fatto bene visti anche i ricorsi”. A Milano al momento circolano 4.885 taxi. “Le ultime licenze sono state emesse 21 anni fa nel 2003 – ha aggiunto -. Durante il mio primo mandato ci siamo resi conto che il servizio, ma questa opinione viene negata da tassisti, era insufficiente e il turismo a Milano si era sviluppato nel frattempo, quindi servivano più taxi”. “Io penso che a fine anno noi avremo quasi 500 taxi in più e poi andremo avanti”, ha concluso.

Su incremento taxi “lavoriamo da anni senza il supporto della Regione Lombardia”
Sull’aumento delle licenze per i taxi “ci stiamo lavorando da anni senza il supporto della Regione Lombardia che non ha mai concesso questa autorizzazione”, ha sottolineato poi Sala parlando dei taxi in città. La legge che regolamenta i taxi fa riferimento al 1992 “e dice che il Comune può proporre nuove licenze ma deve essere autorizzato dalla Regione. E’ una cosa per me pazzesca che una grande città come Milano abbia bisogno dell’autorizzazione della Regione. Spesso però quando c’è un’altra guida politica ci sono questioni che sono legate al consenso, ai voti, e lo dico perché sui taxi qualcuno può pensare” che non abbiamo fatto nulla”.

Invece, come ha ricordato Sala, “il Comune ha chiesto l’autorizzazione a Regione per avere 450 taxi in più nel 2020, è vero che ci siamo fermati per il Covid ma è anche vero che stiamo aspettando da quattro anni questa autorizzazione che non è mai arrivata nemmeno oggi”. Ad agosto 2023 è arrivata una legge nazionale secondo cui i capoluoghi di Regione come Milano possono incrementare il numero delle licenze in misura non superiore al 20%, quindi su 4855 taxi Milano può chiederne fino a 971 in più. Così il Comune ha optato per questa via. “Abbiamo deciso di iniziare a testare la procedura aprendo un primo bando per 450 licenze nuove, a 96mila 500 euro l’una. La buona notizia è che noi abbiamo emesso il bando a metà marzo ed è scaduto a fine aprile e abbiamo raccolto 700 domande”, ha spiegato. Ci sono però due ricorsi al Tar di singoli tassisti e associazioni di categoria “che contestano il valore individuato dal Comune per le licenze – ha concluso -. Hanno chiesto una misura cautelare che il Tar non ha concesso, ora la discussione al Consiglio di Stato è prevista per il 23 maggio. Siamo speranzosi che il Consiglio di Stato ci permetta di andare avanti, io lo confido essendo convinto di avere fatto le cose bene e che quella sia la cifra congrua per le licenze”.