Taxi contro Ncc, cresce la tensione: la polemica arriva al Comitato per l’ordine e la sicurezza

milano.repubblica.it Conducenti Ncc aggrediti dai tassisti che li accusano di trovarsi indebitamente in città anche con licenze provenienti da altri comuni, province e regioni. “Sistema Trasporti”, la principale associazione di categoria in ambito di Ncc e bus turistici, chiede un incontro al sindaco Sala, al prefetto, al questore, al comandante della polizia locale e all’assessore alla Mobilità per fermare le aggressioni che mettono a rischio l’incolumità degli operatori del servizio di noleggio con conducente. «Mi riferisco ad episodi sempre più frequenti che vedono presumibilmente dei tassisti intimidire, minacciare, aggredire titolari e dipendenti di aziende Ncc, senza distinzione tra uomini e donne, nell’esercizio della propria attività», scrive il presidente, Francesco Artusa: «Non solo — aggiunge — ingiurie e intimidazioni vengono rivolte anche ai passeggeri. A mio avviso sono irrilevanti le presunte violazioni di legge che questi aggressori lamentano per giustificare le proprie azioni. Irregolarità spesso inesistenti».

Liliana è una conducente Ncc romena di 44 anni che racconta di essere stata aggredita davanti a piazza Duomo giovedì mattina: «Dopo aver scaricato un cliente ho preso una chiamata in piazza Duomo. Arrivo all’appuntamento davanti al Mc Donald’s con sei inglesi che dovevo portare a Linate. Mentre sistemavo i bagagli nel van mi sono accorta che c’erano quattro, cinque uomini con le braccia incrociate che mi guardavano malissimo. Erano tassisti che hanno iniziato a urlare e accusarmi: “Che ci fai tu qua, sei venuta a rubarci il lavoro?”. Io non sono venuta a rubare il lavoro a nessuno” e loro “tu qua non puoi lavorare”, “fai vedere da dove viene la licenza”. Ma siamo qua per guadagnarci un pezzo di pane tutti quanti, vi sembra normale aggredire una donna così in mezzo alla gente?». La signora prosegue: «Hanno iniziato a tremarmi le mani e non ero neanche più capace di guidare. Si sono messi a urlare ai clienti dicendo che devono rivolgersi a loro. Dopo questo episodio il capo mi ha lasciata due giorni a casa per riprendermi, adesso continuo ma con la paura. E non me la sono sentita di fare denuncia».

“Sistema Trasporti” chiede di intensificare i i controlli e i presidi delle forze dell’ordine nei luoghi più frequentati: «Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di conducenti che stanno rassegnando le dimissioni essendo costretti a lavorare con la paura», dice Francesco Artusa: «A mio parere c’è una evidente responsabilità della politica che da troppi anni protegge i tassisti. Nessuna legge vieta ad un Ncc non milanese di recarsi a Milano per svolgere le prenotazioni e poi rientrare nelle rimesse. Ancora più surreale che questi fatti succedano in Lombardia, dove per legge un tassista di Bergamo o Varese può lavorare tutto l’anno a Milano senza mai servire i Comuni che hanno emesso le licenze. Spetta alle autorità il compito di mettere fine a questa deriva». La segreteria del sindaco ha risposto a “Sistema Trasporti” che la richiesta verrà portata al Comitato per l’ordine e la sicurezza in prefettura.

«Gli Ncc devono decidere cosa vogliono fare, noleggio o servizio taxi», dice il segretario di AssoTaxi di Confartigianato, Gianfranco Acquaviva. Per il presidente del Radiotaxi 8585, Alessandro Casotto, «non risultano episodi di aggressione da parte dei tassisti verso Ncc, piuttosto stiamo assistendo al contrario. I tassisti vengono spesso provocati, derisi, insultati e umiliati».