Gli Ncc e il ricorso al Tar contro il decreto Salvini sul Registro Elettronico: «Incomprensibile confusione che genera problemi»

roma.corriere.it «Abbiamo depositato ieri (mercoledì, ndr.), presso il Tar del Lazio, il ricorso con cui chiediamo la sospensione e quindi l’annullamento del decreto con cui Salvini ha introdotto il Registro Elettronico Ncc Taxi». A comunicare l’iniziativa è Andrea Romano, presidente di MuoverSì Ncc e Mobilità, la federazione che riunisce le principali associazioni del settore noleggio con conducente.

Il decreto del ministro Matteo Salvini è stato firmato il 2 luglio scorso per, «realizzare un quadro complessivo delle licenze taxi e delle autorizzazioni Ncc sull’intero territorio nazionale e per consentire una efficiente regolazione del mercato» è scritto sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un regalo a taxi
«Lo abbiamo fatto insieme alle associazioni che costituiscono la federazione MuoverSì – e quindi Anitrav, Comitato Air, Sistema Trasporti e Asincc -, per dare ancora più forza alla formalizzazione di una richiesta che proviene da tutto il mondo Ncc – aggiunge Romano – Il decreto Salvini, che nella sua incomprensibile confusione sta già generando enormi problemi al lavoro quotidiano di decine di migliaia di operatori e aziende Ncc, è di fatto un enorme regalo alla corporazione taxi e una grave limitazione alla libera iniziativa economica. Invece di complicare ancora di più la vita a chi lavora nel trasporto pubblico non di linea Salvini dovrebbe concentrarsi sull’abusivismo dilagante e su come garantire a cittadini e imprese il diritto costituzionale alla libertà di movimento. Per questo il suo decreto sul Rent va fermato e siamo fiduciosi che il nostro ricorso sarà accolto».